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LA STORIA DELLA PALESTRA TOMODACHI

Emma, la campionessa di Falchera che le "suona" alle più grandi

A 12 anni ha battuto anche la più esperta rivale detentrice del titolo di lotta

Emma, la campionessa di Falchera che le "suona" alle più grandi

Nel 2010 è stata fondata alla Falchera l’associazione Tomodachi, che in giapponese significa “amico”, per togliere dalla strada i ragazzi del quartiere e avviarli al judo. Oggi funge da vivaio del Kumiai. La presiede Francesco Luppino e il direttore tecnico è il brigadiere della Guardia di Finanza Massimo Gambino, abituato a interfacciarsi con i giovani della zona già dal 2003.

«Nonostante i cambiamenti in positivo che si sono verificati in questi anni - spiega Gambino - c’è ancora una sorta di resistenza da parte degli esterni a venire da noi. I nostri atleti sono, dunque, tutti ragazzi di Falchera». Fra loro ci sono anche la 12enne Emma Dobrovolschi, che ai recenti Campionati Italiani Under 15 di lotta si è imposta nei 42 kg, e le sue coetanee Alessia Cavallari ed Eliza Gradinaru, che si sono classificate quinte nei 46 kg e nei 58 kg. Tutte e tre praticano sia il judo sia la lotta.

Emma, nata a Torino da genitori moldavi, al PalaPellicone di Ostia è stata l’autentica rivelazione della manifestazione, essendo la più piccola della sua categoria, e in finale si è presa la soddisfazione di battere la livornese Sara La Rocca, detentrice del titolo. «Dalla Federazione - racconta il dt - avrebbero voluto convocarla in Nazionale, in vista degli Europei, e, quando hanno saputo che è troppo piccola, ci sono rimasti male. Emma è un vero talento nella lotta e nel judo e finora nelle gare di pre-agonistica e agonistica ha sempre vinto. Il sacrificio non la spaventa e si allena tutti i giorni per due ore. Svolge due allenamenti a Druento e tre a Falchera, di cui uno solo dedicato alla preparazione fisica, al corpo libero. Ascolta sempre ciò che le si dice ed è molto tenace. Vuole vincere e per riuscirci alle volte fa anche più di quanto le venga chiesto».

Ha iniziato per primo il judo, ma anche la lotta non le sta dispiacendo: «Prima dei tricolori aveva svolto soltanto cinque lezioni con gli istruttori del Cus Torino e le sono bastate per diventare la più brava». In tutto al Tomodachi i tesserati sono una sessantina, di età compresa fra i tre e i dodici anni, e Gambino li segue coadiuvato dai figli Cecilia e Nicolò, da Marco Luppino, figlio del presidente, e da Leonardo Cacciatore.

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