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FINALE PLAYOFF - REALE MUTUA SFIDA PISTOIA

Coach Ciani: «Volevamo questa finale. Ecco cosa ci serve per vincere»

In Toscana gara -1 per decidere chi verrà promosso in Serie A1

Coach Ciani: «Volevamo questa finale. Ecco cosa ci serve per vincere»

Reale Mutua Torino Basket si prepara alla finale

Ha superato contro pronostico, in una semifinale playoff di serie A2 super emozionante, il Gruppo Mascio Treviglio e ora la Reale Mutua Basket Torino è pronta ad affrontare in finale la Giorgio Tesi Group Pistoia, che ha eliminato a sorpresa Cantù. Gara-1 sarà domani sera alle ore 19 al PalaCarrara. «Una finale fra Pistoia e Torino - commenta coach Franco Ciani, che è alla sua seconda sfida per andare in A da capoallenatore - ad agosto non l’avrebbe pronosticata nessuno. Sarà un confronto di altissima intensità, di elevato tasso agonistico e di letture in chiave tattica e di quintetti particolari. Non dobbiamo assolutamente incorrere nell’errore, e lo sappiamo, di pensare che, uscita Cantù, il percorso sia in discesa. Incontreremo la squadra, che, assieme a noi, è la più forte del tabellone Argento. Se ha saputo ribaltare la serie da 0-2 a 3-2 è perché ha una capacità tecnica, qualità e un atteggiamento mentale di prim’ordine». Pistoia potrà subito contare sull’apporto trascinante del suo pubblico: «Si tratta di un aspetto che ha un peso e un impatto significato. Andremo preparati a fronteggiarlo, consci che, dopo le prime due partite, giocheremo da noi e troveremo un clima che ci spingerà a dare un po’ più del nostro massimo. Sarà una bella sfida anche fra tifoserie e fra città».

I toscani si sono confermati finora un gruppo solido. «Sono stati bravi - afferma Ciani - ad affermare i punti di forza del proprio sistema di gioco nei confronti dell’avversario e dall’altro lato sono riusciti a modificare qualcosa e a sorprendere le altre compagini che del proprio sistema fanno un elemento di forza». La Reale Mutua ha disputato una stagione sopra le righe, non perdendo mai di vista l’obiettivo: «Abbiamo sempre avuto in mente di arrivare a competere al massimo livello e dunque di giocarci la finale. Ci siamo promessi di provare a farlo ed ero convinto che se non ci fossimo riusciti sarebbe stato perché ci saremmo trovati davanti qualcosa di più grande di noi. Oggi dobbiamo vivere questo momento quasi in apnea, come l’ultimo giro degli sprinter in bicicletta sulla pista. Fin dal primo giorno abbiamo fatto di tutto per arrivare a questo ultimo giro. In serie A andrà chi sarà capace d’imporre la sua identità e ovviamente speriamo di essere noi».

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