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CESANA-SESTRIERE

La storia del dentista che fa l'impresa: "Bello vedere i miei pazienti al traguardo"

Massaglia è il primo torinese della storia a vincere la storica gara: "Avevo una macchina fantastica"

Il torinese Mario Massaglia

Mario Massaglia è il primo torinese a vincere la Cesana-Sestriere

Nata nel 1961, la Cesana-Sestriere, valida per il Campionato Europeo e Italiano della Montagna Autostoriche, ha dovuto aspettare la 41ª edizione per festeggiare un vincitore assoluto torinese. Il 63enne Mario Massaglia ha compiuto l’impresa, sui 10,400 km della cronoscalata organizzata dall’Automobile Club Torino, con la Osella Pa9/90 e nel tempo di 4’51“20 si è aggiudicato il 4° raggruppamento, bissando il successo dell’anno scorso, quando era stato secondo nella classifica generale. Nel 3° raggruppamento si era imposto nel 2017 e nel 2019. «È stata una grandissima soddisfazione - commenta Massaglia - sapevo di essere fra i favoriti assieme a Stefano Peroni, che si era imposto nel 2019 e nel 2022. Di professione faccio il dentista e una ventina di miei pazienti mi ha seguito a Sestriere per tifare e all’arrivo mi ha abbracciato. In realtà l’obiettivo principale, in ottica tricolore, era il primo posto nel mio raggruppamento. Il mio diretto avversario era Totò Riolo, mentre Peroni, con la monoposto Martini Mk 32, che si è ritirato, era nel quinto raggruppamento. Sono il campione italiano in carica, dopo essere stato secondo nel 2021, e punto a confermare il titolo. Prima della Cesana-Sestriere, alla Coppa della Consuma mi si è fermata la macchina a 100 metri dal traguardo, quando ero in testa, e poi sono stato il più veloce alla Sarnano-Sassotetto, alla Guarcino-Campotenese e al Lago Montefiascone, dove sono risultato il migliore assoluto».

La prima gara di Massaglia risale al 2014: «Sapendo che sono appassionato di motori, mi hanno proposto, un po’ per caso, di partecipare allo slalom Casalborgone-Aramengo. Ho affittato una Porsche 911 e incredibilmente ho battuto tutti. Mi sono ripetuto alla Susa-Moncenisio e da lì è iniziato tutto». Il trionfo al Colle è avvenuto sull’auto con cui Stefano Di Fulvio nel 2016 ha stabilito il record in 4’30“06. «Se sono dove sono - spiega il campione - lo devo al Team Di Fulvio. Mi ha preparato una macchina incredibile e Stefano mi ha seguito da vicino e mi ha passato tutti gli assetti. Per il campionato ho anche perso tre chili e ora altri due, per essere più leggero».

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