Il calcio piange Mazzone: Carletto si è spento a 86 anni

Il mondo del calcio piange Carlo Mazzone. L'ex allenatore si è spento oggi a 86 anni ad Ascoli Piceno, i social hanno subito reagito alla sua scomparsa con tante società che hanno subito mandato messaggi di cordoglio. Anche Gigi Buffon ha raccontato un aneddoto: "Carlo Mazzone rappresenta una icona calcistica che ha catturato il mio cuore. La passione travolgente che riversava nelle squadre è stata davvero unica e irripetibile. A riprova del suo magnifico temperamento ho un aneddoto fantastico a margine di un Parma-Brescia finita 3-0. Sul punteggio di 1 a 0 ed a 15 min dalla fine ho fatto una tripla parata che ha salvato il risultato. A fine gara mi ha incrociato e in mezzo a una trentina di persone e mi ha detto 'A Buffon... ma che t'ho fatto?? Oggi me sembravi Lazzaro... che te rialzavi sempre!'". La notizia della sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, ma il suo impatto resterà per sempre vivo".

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Mazzone detiene ancora il record di panchine in serie A, ben 792 gare ufficiali (797 se si considerano anche gli spareggi). Fu il primo a credere in Francesco Totti quando guidava la Roma, tanto da lanciarlo nel calcio dei grandi, e visse l'ultimo Roberto Baggio ai tempi del Brescia. Proprio a quando allenava delle Rondinelle, nel 2001, risale una delle scene più incredibili di "Carletto": al gol del 3-3 nell'incredibile rimonta nel derby contro l'Atalanta, per festeggiare decise di correre sotto la curva degli atalantini che lo avevano insultato per tutta la gara. "Andai da Collina e gli dissi: 'Buttame fori, me lo merito (alla fine furono cinque le giornate di squalifica rimediate, ndr). Però sui giornali mi trattarono come un vecchio rimbambito, e io col sorriso dissi che era tutta colpa del mio fratello gemello. E pure de Baggio che aveva fatto tre gol..." ha poi raccontato qualche anno dopo.