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ATLETICA
20 Agosto 2023 - 20:16
Daisy Osakue (foto Twitter Atletica Italiana)
I Mondiali di Budapest hanno raccontato una serie di momenti toccanti e trionfi personali per gli atleti italiani. Da Marcell Jacobs e la sua lotta non riuscita per la finale dei 100 metri, al deludente risultato di Larissa Iapichino nel salto in lungo, fino alla splendida performance di Antonella Palmisano nella marcia 20 km.
Jacobs, nonostante abbia mancato la finale dei 100 metri per soli quattro centesimi, ha affrontato la gara con tutto il suo impegno e il suo spirito competitivo. Dopo la delusione, ha sottolineato di non avere rimpianti, sapendo che ha dato il massimo e che c'è ancora spazio per crescere. Ora si concentrerà sulla staffetta 4x100, determinato a dare il suo contributo. Si torna in pista venerdì. Il nuovo campione iridato della gara regina è lo statunitense Noah Lyles che con 9"83 ha preceduto lo sprinter del Botswana Letsile Tebogo in 9"88, stesso tempo del terzo classificato, il britannico Zhamel Hughes.
Larissa Iapichino, dopo una stagione brillante, ha affrontato il salto in lungo con grandi aspettative. Tuttavia, l'inesperienza e l'ansia di esibirsi hanno influito sulla sua performance. Ha chiuso al quinto posto con 6,82 all’ultimo salto a sei centimetri dal bronzo, ma una sua prestazione in linea con l’ultimo periodo le avrebbe portato un argento. Trionfa la serba Ivana Vuleta, due volte iridata indoor, al suo primo oro mondiale all’aperto con un regale 7,14 (+1.2) dopo aver già indirizzato la gara saltando 7,05 in precedenza. Argento alla statunitense Tara Davis-Woodhall con 6,91 (+0.5).
Invece Antonella Palmisano ha conquistato il bronzo nella marcia 20 km dopo stagioni segnate dagli infortuni. La marciatrice pugliese ha dimostrato che la forza mentale e la positività possono superare le avversità, riuscendo anche a rimettersi in marcia dopo una caduta. L’oro va alla spagnola Maria Perez. Una buona giornata per tanti altri italiani con turni superati, un record nazionale con la Dosso nei 100 metri femminili che ha affiancato Manuela Levorato con 11,14 e qualche personale. Pietro Arese è fuori d’un soffio dalla finale dei 1500 metri, ma ha fatto registrare il suo record con 3'33"11. In finale nel Disco Donne c’è Daisy Osakue che ha fatto registrare la dodicesima misura, l’ultima valida per qualificarsi. In finale nell’Alto anche Marco Fassinotti con 2,28 dove ha rischiato di uscire Gimbo Tamberi. Avanti nei 400 metri Davide Re che è semifinale.
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