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NAZIONALE ITALIANA
02 Settembre 2023 - 11:40
Luciano Spalletti, prime parole da ct per l'ex allenatore del Napoli (foto Twitter Figc)
Accolto con un applauso, come salvatore della patria, dai giornalisti presenti a Coverciano. E’ cominciata così l’avventura di Luciano Spalletti nei panni di commissario tecnico della nazionale azzurra: “Ringrazio il presidente Gravina per avermi dato questo bellissimo incarico – ha detto l’allenatore Campione d’Italia in carica - e a tutto lo staff della Federazione. Sono stati giorni molto intensi, dovevano darmi tutte quelle cose per permettermi di sviluppare bene il mio lavoro e l'hanno fatto in maniera completa. Ho trascorso molto tempo in questo luogo che è l'Università del Calcio, ma essere qui alla conferenza stampa della mia presentazione come commissario tecnico dell'Italia è una emozione indescrivibile, è un sogno che parte da molto lontano, da quando mia mamma nel lontano 1970 mi confezionò una grande bandiera per festeggiare quel fantastico 4-3 contro la Germania. Quella bandiera la riporterò in campo e spero di far rinascere quel sogno, di poter portare questa bandiera in tutte le migliaia di bambini che sono a guardare la Nazionale".
La trattativa che ha portato alla sostituzione di Roberto Mancini sulla panchina dell’Italia è stata rapida: “Il presidente (Gravina, ndr) l'ha già detto – ha continuato Spalletti -. Ha visto subito in me la voglia di assumere questo incarico, sono stato felicissimo dalla prima telefonata ricevuta. Per quanto riguarda il Napoli dico che è stata una esperienza bellissima, è stato qualcosa di travolgente forse più di ciò che uno si possa aspettare. E’ per me un ricordo bellissimo. Per quanto riguarda la clausola, niente mi farà retrocedere dal pensiero di aver preso la decisione corretta. Ci sono delle cose che dobbiamo mettere a posto, delle cose a cui stanno lavorando gli avvocati e io spero si possa arrivare il prima possibile alla migliore soluzione per tutte e due le parti".
Da lunedì si comincia a fare sul serio. Venerdì 1° settembre sono arrivate le prime convocazioni, una lista di 29 nomi: "Saranno due gare fondamentali - ha continuato il neo ct della Nazionale azzurra -, abbiamo bisogno di un po' di spessore internazionale e di esperienza. Questa maglia è un dono troppo importante che bisogna contraccambiare. Io tento di scegliere i migliori valutando in questo momento qui anche il minutaggio, siamo all'inizio della preparazione e Verratti e Jorginho, ad esempio, era impensabile portarli dentro non avendo giocato minuti. Dentro c'è da avere un comportamento ben riconoscibile per fare il calcio che vogliamo, su quello non ci sono deroghe".
Sul suo predecessore: "Da Mancini eredito una buona Nazionale - ha spiegato -. Lui ha vinto un Europeo ha fatto un record di 37 risultati utili consecutivi e ha lanciato molti giovani. L'ha fatto in maniera imponente e ha scoperto talenti utili. Poi bisogna cancellare assolutamente l'amarezza di due risultati che ci sono successi. E poi dobbiamo fare un calcio che piace a tutti: è sempre la giusta via di mezzo ciò che riesce a prendere più cose e a far partecipare più anime e a rendere più redditizio il lavoro che fai. Noi vogliamo fare un calcio che somigli a una Nazione forte come l'Italia".
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