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LA NUOVA ITALIA
08 Settembre 2023 - 19:40
Luciano Spalletti esordirà con l'Italia a Skopje (foto Twitter Figc)
E’ una sorta di rivincita, Luciano Spalletti lo sa bene. E, oltre a fare il commissario tecnico, prova anche a trasformarsi in medico: «L’Italia ha alle spalle una storia importantissima, bella e con qualche ferita - le sue parole alla prima vigilia alla guida della Nazionale - e noi dobbiamo pensare a rimettere a posto queste ferite e ciò ci farà sentire più responsabili». Così, in vista dell’appuntamento in Macedonia, prova anche a trovare la cura per l’Italia: «Cercheremo di avere un ordine di squadra ma dobbiamo lasciare possibilità all’estro e alla fantasia - ha aggiunto - ed è sempre questa via di mezzo: abbiamo fatto il nostro lavoro, abbiamo ricevuto la totale disponibilità dei ragazzi». Davanti ai microfoni c’è spazio anche per qualche battuta: «E’ la prima volta che ho un Presidente che mi prende tutti quelli che volevo, non ho mai avuto un presidente così - ha scherzato con i cronisti a Skopje - e me li ha comprati tutti...Meglio di così, più tranquillo di così, come devo essere?».
Intanto, però, ha già dovuto fare i conti con le prime defezioni: Lorenzo Pellegrini della Roma e Federico Chiesa della Juventus hanno alzato bandiera bianca e sono tornati alle rispettive basi. «Sono cose che ci dispiacciono, ma poi abbiamo usato i metodi di un club - ha spiegato Spalletti - e non abbiamo insistito: al primo avvertimento di un piccolo problema li abbiamo lasciati liberi, potevamo pensare anche di forzare per martedì ma abbiamo deciso di fare così perché abbiamo anche altri calciatori». Per quanto riguarda lo juventino, Massimiliano Allegri può tirare subito un sospiro di sollievo: l'esame strumentale ha escluso lesioni all'adduttore che sarebbe solo affaticato, alla Continassa verrà preso sotto osservazione dallo staff medico della Juve ma la speranza è quella di averlo già a disposizione per la sfida contro la Lazio.
E, proprio dalla Lazio, è arrivato il suo sostituto: «Zaccagni è quello di ruolo - ha detto il ct - ma Raspadori lo sa fare perché anche a Napoli ultimamente ha giocato lì. E poi ce ne sono anche altri...». Non si escludono sorprese, dunque, anche se alla fine dovrebbe spuntarla il giocatore di Maurizio Sarri, con il compagno di club Immobile punta centrale e Politano sull’out opposto. In porta Donnarumma, in difesa sono favoriti Mancini e Bastoni come centrali e la coppia Di Lorenzo-Dimarco proverà a garantire spinta sulle corsie laterali. Anche in mezzo al campo non ci sono grandissimi ballottaggi: la regia sarà affidata a Cristante, le due mezzali saranno Barella e Tonali. Questa è la nuova Italia di Spalletti, quella che proverà a riprendere le sembianze più belle dall’eredità di Roberto Mancini. Si parte da Skopje e dalla Macedonia del Nord, è inevitabile che la vittoria sia praticamente d’obbligo per l’allenatore campione d’Italia in carica.
Una delle novità più importanti della nuova Italia di Luciano Spalletti è Ciro Immobile capitano. «L'emozione e la responsabilità di fare il capitano con la maglia azzurra addosso è sempre grandissima - ha dichiarato l’attaccante - ed è una cosa che riempie di orgoglio e soddisfazione, vuol dire che il lavoro che sto facendo nella mia carriera, sia come calciatore che come uomo, sta dando i propri frutti». I primi giorni con il nuovo commissario tecnico stanno andando bene: «È molto disponibile, gli piace tanto il dialogo e con noi parla parecchio, ritengo sia una cosa importante - le parole sull’allenatore campione d’Italia con il Napoli - e mi ha fatto una buonissima impressione fin dall’inizio anche per il lavoro che stiamo facendo in campo: sono convinto che faremo un percorso bellissimo e con la Macedonia del Nord sarà solo l'inizio, lo abbiamo seguito fino alla fine nei suoi primi discorsi».
Ora c’è un’Italia che deve ripartire dopo le ultime delusioni: «È stata la sconfitta più dolorosa e bruciante della mia carriera, anche più di quella con la Svezia - il ricordo sul tonfo che ha estromesso gli azzurri dal Qatar - ed eravamo reduci da un momento bellissimo, da forti gioie ed emozioni condivise tutti insieme, probabilmente quello ci ha spezzato un po' le gambe: non ce lo aspettavamo, eravamo troppo frenetici e troppo vogliosi di raggiungere il risultato e purtroppo questo non ha pagato». Il primo passo sarà proprio a Skopje, con Immobile che da capitano guiderà la spedizione azzurra in Macedonia.
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