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ATLETICA

Impresa a Caorle: il Piemonte piazza un risultato storico

Ai Campionati Italiani Cadetti la nostra regione sale sul podio per la prima volta

Alessia Succo

La campionessa Alessia Succo

Ai Campionati Italiani Cadetti di Caorle il Piemonte ha ottenuto un risultato storico, salendo per prima volta sul podio per Regioni. Ha conquistato il terzo posto con 534 punti, alle spalle della Lombardia (593) e del Veneto (573). Un grande traguardo, dopo le quarte posizioni del 2011, 2013, 2016, 2019 e 2021. La squadra femminile si è piazzata terza (276 punti) e la maschile quinta (258, con 0,5 punti di distacco dal Lazio, che ha chiuso quarto). Le medaglie sono state otto e gli atleti torinesi ne hanno conquistate quattro, tre d’oro e una d’argento.

Alessia Succo (Atletica Settimese) si è aggiudicata gli 80 ostacoli nel tempo di 11”25, migliorando il personale di 10 centesimi. Ha ereditato la passione per lo sprint e gli ostacoli da mamma e zia ed è seguita sul campo di Settimo Torinese da un team composto da Pierluigi Crisai, Gianni Mattiazzi e Francesco Tallarico. Sui 300 Juan Jose Caggia (Safatletica Piemonte) si è imposto con il record di 35”24 (contro il 35”45 corso a Giaveno quindici giorni fa). Nato in Colombia, dopo anni di canottaggio e di calcio, come attaccante nel Real 909, si è dedicato all’atletica ed è allenato da Claudio Lastella. Nel salto triplo ha prevalso Gustavo Alves Nunes (Atletica Rivoli), nato a Grugliasco da mamma italiana e papà brasiliano, con un ultimo balzo a 13,54, a fronte di un primato di 13,71 realizzato a fine maggio a Vercelli. Ha praticato l’arrampicata sportiva ed è passato all’atletica leggera quattro anni fa. Il suo tecnico è Fabrizio Cavallo. La staffetta femminile 4x100 ha tagliato il traguardo seconda in 48”37, dietro alla Lombardia, grazie al contributo della già citata Succo e della sua compagna di società Rebecca De Bonis.

«Questo risultato, per certi versi inaspettato, - commenta la presidente regionale Clelia Zola - mi riempie di orgoglio e conferma l’ottimo lavoro intrapreso con il Consiglio Regionale, le società piemontesi e la struttura tecnica. Ringrazio tutti i presidenti di club, che continuano a credere nell’attività sportiva giovanile, che, al di là del risultato tecnico, riveste un ruolo fondamentale per la crescita dei nostri ragazzi».

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