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FUTURO JUVE

Dalla Next Gen alla prima squadra: Miretti e i suoi fratelli, chi saranno i prossimi

I giovani bianconeri crescono, l'ultimo ad esordire è Huijsen. Ma ce ne sono altri già pronti

Il centrocampista della Juventus, Fabio Miretti

Il centrocampista della Juventus, Fabio Miretti (Depositphotos)

La politica della Next Gen sta portando i suoi frutti. I risultati sportivi di questo inizio di stagione non sono buoni, con la squadra di Brambilla che ha racimolato otto punti nelle prime nove giornate e si trova nei bassifondi della classifica, ma la missione principale di quella che fu l’Under 23 della Juventus è un’altra. Si tratta di consegnare giocatori giovani e interessanti alla prima squadra, che possano diventare un valore aggiunto per Massimiliano Allegri e un valore economico per la società.

E la strada è stata tracciata già dal 2018, quando il club ebbe l’intuizione di fondare una seconda squadra proprio con questo obiettivo. In principio fu Nicolussi Caviglia, che proprio in questa stagione è stato confermato tra i grandi. Ma i gioiellini veri e propri sono Iling-Junior, Miretti e Fagioli, con quest’ultimo che è “scivolato” sulle scommesse ma che ha ancora tutta la carriera davanti. Fino ad oggi, la Juve può contare su 29 talenti costruiti in casa e fatti debuttare tra serie A, Champions League e coppa Italia. Numeri interessanti e in continua crescita, anche perché adesso ci sono altri ragazzini di belle speranze pronti a dire la loro. Yildiz ci sta provando già da inizio stagione, Huijsen ha iniziato da pochi giorni: l’esordio del difensore classe 2005, però, ha convinto davvero tutti. Ha rotto il ghiaccio a San Siro e contro il Milan, di fronte a Leao e sotto gli occhi di quasi 80mila spettatori, eppure l’olandese non ha mostrato nessuna paura. Ora può iniziare a sognare anche una maglia da titolare, dal momento che nel reparto arretrato l’emergenza prosegue senza Danilo e Alex Sandro.

E chi sarà il prossimo? Allegri ha già indicato il nuovo “acquisto” dalla Next Gen: «Senza Pogba e Fagioli, ci sarà Nonge Boende ad aggregarsi in pianta stabile con noi» l’annuncio dell’allenatore prima della trasferta contro il Milan. E il classe 2005 di nazionalità belga ha iniziato a lavorare con i big Rabiot e Locatelli, giusto per citare i suoi compagni di reparto, con l’obiettivo di trovare i primi minuti in campo già nelle prossime gare. In ogni caso, chi non riesce a sfondare nella Juve ha comunque la possibilità di “consolarsi” per bene: Soulé si sta rivelando un trascinatore del Frosinone, Dragusin è ormai una colonna del Genoa e Kastanos ha trovato la sua dimensione alla Salernitana. La Next Gen manda così un messaggio a tutte le altre società: il progetto delle seconde squadre funziona molto bene.

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