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LA CRISI DEL TORO

Dai risultati alla gestione, tutte le crepe di Juric. Ma chi c'è sul mercato?

L'operato del tecnico finisce sotto osservazione, ecco gli allenatori liberi

Dai risultati alla gestione, tutte le crepe di Juric. Ma chi c'è sul mercato?

Il tecnico del Torino, Ivan Juric

Il Toro se la prende con l’arbitro, i tifosi ce l’hanno con tutti. L’eliminazione dalla coppa Italia ha lasciato strascichi enormi dalle parti del Fila. «È stato scandaloso, il loro gol non c’era e manca un rigore per noi» ha tuonato il presidente Cairo; «C’è un netto fallo su Seck» il pensiero di Juric sull’episodio da moviola che ha visto protagonista l’arbitro Fourneau. Al netto di tutto, però, i granata sono stati eliminati dal Frosinone e sono ripiombati nel tunnel della crisi. O meglio, non c’erano mai usciti, perché la vittoria di Lecce è sembrato più un fuoco di paglia che un vero e proprio riscatto. La sfida contro il Frosinone non ha fatto altro che confermare il periodo nero del Toro, con l’allenatore che è finito nel mirino della critica.

I tifosi non risparmiamo nemmeno Juric nel finale di contestazione dentro e fuori dallo stadio, anche se i giocatori hanno evitato il confronto e si sono diretti negli spogliatoi. La gestione dell’allenatore, però, è finita sotto osservazione negli uffici della società, anche se il presidente Cairo non cambia spartito. «Ci mancherebbe altro, il mister ha la mia fiducia» ha assicurato ancora dopo il Frosinone, ma l’insoddisfazione regna. Mancano i risultati, con il Toro che ha vinto solo una delle ultime sette partite; mancano i gol, con le ultime due reti che sono arrivate da due difensori (Zima e Buongiorno) e con i tre attaccanti (Zapata, Sanabria e Pellegri) che hanno racimolato appena una rete in totale. E poi ci sono i casi Ilic e Radonjic, con il primo che fa discutere perché è stato un investimento da oltre 15 milioni voluto dal tecnico e il secondo che è finito nel dimenticatoio nonostante sia stato l’unico in grado di aggiungere qualità.

Così è inevitabile sfogliare la lista dei tecnici liberi pronti a subentrare in caso di tracollo tra Sassuolo e Monza, anche se per un motivo o per l’altro non ce n’è uno che stuzzichi la piazza. Tudor costa troppo, Giampaolo e Mazzarri sarebbero dei cavalli di ritorno non apprezzati, Semplici è un uomo di Vagnati ma è reduce da tre retrocessioni e Nicola è già passato di qua. All’appello manca Ventura, un profilo da tenere in caldo in situazioni come questa per il suo solido rapporto, anche extra-campo, con Cairo. Per il momento, però, si va avanti con Juric. Per forza.

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