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IL RETROSCENA

Giallo alle Atp Finals di Torino: "Djokovic è sparito per un giorno". Ecco dove era finito...

La rivelazione di Goran Ivanisevic, coach del numero 1 al mondo

Giallo alle Atp Finals di Torino: "Djokovic è sparito per un giorno".  Ecco dove era finito...

Nole Djokovic al Blue Carpet in piazza Castello, di fronte a Palazzo Reale

C’è voluto qualche giorno per ricostruire la vicenda. A scatenare la curiosità erano state le parole a caldo dell’allenatore del numero uno al mondo, Goran Ivanisevic, subito dopo la vittoria, la settima, delle Nitto Atp Finals di Torino da parte di Novak Djokovic: “Non è facile parlarci quando perde - aveva detto l’ex numero uno al mondo a proposito di Nole -. Martedì sera la partita (quella giocata e persa contro Sinner, ndr) è finita tardi. Mercoledì non l'abbiamo visto per tutto il giorno. Fino a giovedì non sapevamo cosa stesse succedendo. Eravamo negli spogliatoi e non sapevamo se saremmo dovuti tornare a casa o se dovevamo andare a fare un allenamento di riscaldamento perché giocava con Hurkacz. Eravamo seduti, aspettavamo e finalmente abbiamo scoperto che avrebbe giocato”.

“Come ogni essere umano – ha aggiunto -, litiga con se stesso. Noi siamo stati pazienti con lui. Io avevo la mia famiglia qui e quel mercoledì siamo andati a fare shopping. Chi sono io per arrabbiarmi con Novak? Lui è il migliore della storia. Mi fa arrabbiare solo quando ci sgrida senza motivo. Sì, non è facile, non è affatto facile. Così è la vita. Lui è il numero uno e vuole sempre di più, migliorare sempre". Ma che fine aveva fatto il numero 1 al mondo, l’uomo dei record? La verità su quel mercoledì è venuta a galla nelle ultime ore: prima una foto apparsa sui social della struttura. Poi le conferme degli addetti ai lavori. Novak Djokovic ha passato alcune ore nelle viscere di Torino, sì, è proprio il caso di dirlo. Il numero 1 serbo ha trascorso il pomeriggio all’interno di una struttura d’eccellenza nel cuore del Quadrilatero Romano, all’Isokinetic di via delle Orfane. Il numero 1 si è presentato all’Isokinetic, centro fisioterapico presieduto dal dottor Fabrizio Tencone – era accompagnato da un bodyguard e da un uomo del suo staff -, alquanto nervoso.

Dopodiché si è immerso, in solitudine, nella piscina calda della struttura, una piscina che si trova nel ventre della struttura, qualche metro sotto terra. Un modo, questo, per sciogliere le tensioni, liberarsi dal nervosismo e soprattutto per rigenerarsi. Dopodiché ha continuato a lavorare nella Green Room dove ha svolto degli esercizi di allungamento. Una vera e propria seduta di scarico, la definirebbero gli addetti ai lavori. Una seduta, che, visto il risultato finale, è servita eccome al numero 1 dei numeri 1.

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