Toro-Cairo, il brindisi alla cena di Natale con la squadra: "Ecco cosa chiedo al 2024"

Sorrisi e pacche sulle spalle in casa Toro, con tanto di brindisi e auguri di buone feste nella sala mensa dello stadio Filadelfia dove mercoledì 13 dicembre è andata in scena la cena degli auguri, per la prima volta allestita nel quartier generale granata. C'era la squadra, lo staff tecnico e quello medico al gran completo, i dirigenti tutti e il presidente Cairo. Ad accompagnare i calciatori le rispettive mogli o fidanzate. A dieci giorni dalla festa di compleanno granata - il 3 dicembre scorso alla Rinascente, con tanto di balletto inscenato dal presidente Cairo - è ancora tempo di festeggiare in casa Toro. Non di fare bilanci, visto che mancano ancora quattro sfide al termine dell'andata, ma piuttosto di porsi degli obiettivi, anche se nominarne certuni è severamente vietato in casa Toro.

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«Sono tutti alla portata», ha detto Cairo solo qualche giorno fa a tal proposito. C'è il Bologna in zona Champions, sognare in grande non costa nulla. «Ho visto una squadra che sta crescendo, che sta acquisendo consapevolezza, autostima, voglia di far bene. Davvero sono molto contento. Voglio ringraziare tutti, in particolare il mister che è stato il grande artefice di questi passi avanti». «E allora dico se voi ci credete, se ci crede il mister come ci credo io, arriviamo dove vogliamo. Quello che chiedo al 2024 è che ci porti quello che vogliamo e che meritiamo, che è tanto» ha detto il massimo dirigente granata durante il consueto discorso motivazionale prima del brindisi.

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Cairo, intanto, venerdì 15 dicembre in conferenza stampa insieme al sindaco Lo Russo svelerà i piani sulla cittadella dei giovani granata, l'ex campo sportivo Robaldo, i cui lavori stentano a decollare. Intanto al Fila sono stati festeggiati anche le new entry nel club dei 100 in maglia granata: dopo Djidji, Vojivoda. Il prossimo, sabato in casa contro l'Empoli, sarà mister Juric. La festa continua?

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