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TENNIS - AUSTRALIAN OPEN

Dal Circolo Tennis Pinerolo alla finale di doppio a Melbourne: così è cominciata la favola Vavassori

Parla il presidente del circolo dove la famiglia di Andrea è di casa: "Da papà Davide a mamma Dorina, sono tutti qui"

Dal Circolo Tennis Pinerolo alla finale di doppio a Melbourne: così è cominciata la favola Vavassori

Andrea Vavassori al Circolo Tennis Pinerolo

Andrea Vavassori è nato a Torino, ma il suo punto di riferimento, quando non è in giro per il mondo, è il Circolo Tennis Pinerolo, dove si allena dal 2011. Tutto è iniziato perché il presidente Lanfranco Vittone, in carica da 18 anni, era alla ricerca di un nuovo maestro. «Suo papà Davide, che allora lavorava al Monviso - ricorda - portava Andrea da ragazzino ai tornei e ci conoscevamo bene. Gli ho chiesto se avesse idea di una persona che potesse fare al caso mio e mi ha risposto che avrebbe potuto essere interessato. Poi ha deciso e ha cambiato vita, trasferendosi con tutta la famiglia da Rivoli a Pinerolo. Ora, oltre a essere il coach del figlio, è il responsabile della nostra Academy, che ha 80 allievi, coadiuvato da Davide Della Tommasina e Federico Drago. Abbiamo sette campi, di cui tre coperti, in terra rossa, e Andrea si allena da noi, salvo rivolgersi altrove, quando debba prepararsi sul veloce».

In casa Vavassori il tennis coinvolge tutti. Al Ct Pinerolo gioca anche il fratello minore Matteo, classe 2004, mentre mamma Dorina è la factotum dell’Academy e la 26enne sorella Sara, anche lei tennista in passato, collabora con il club. «Andrea - spiega Vittone - ha sempre avuto grande passione e dedizione e, nonostante i risultati che sta ottenendo, è rimasto un ragazzo semplice. Al circolo è sempre disponibile con i nostri bambini, per fare autografi e selfie e intrattenersi con loro. Ricordo che nonno Arduino non si perdeva una sua partita e soffriva le pene dell’inferno». In questi giorni tutti i tesserati pinerolesi stanno facendo le notti per tifare per Wave, così come è soprannominato. «Quando Andrea e Davide sono partiti - racconta il presidente - la speranza era di fare bella figura, ma neanche loro si aspettavano di arrivare così avanti. Ho già parlato con Sara e realizzeremo un cartellone da esporre fuori dal circolo, comunque vada la finale. Al ritorno dall’Australia festeggeremo, con una cena tutti assieme».

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