Cerca

PIANETA BIANCONERO

L'Empoli frena la Juve. Allegri: "Per come si era messa è un buon punto...Ora testa all'Inter"

Bianconeri in dieci uomini per 70 minuti per l'espulsione di Milik: "Non è un pareggio che ci deve buttar giù"

L'Empoli frena la Juve. Allegri: "Per come si era messa è un buon punto...Ora testa all'Inter"

Massimiliano Allegri durante la partita tra Juventus e Empoli

La corsa Juve si ferma sul più bello. A una settimana e un giorno dal derby d’Italia che può dire molto sul duello scudetto, i bianconeri di Massimiliano Allegri pareggiano 1-1 contro la penultima in classifica, l’Empoli dell’ex granata Davide Nicola, che nelle sue prime due panchine con i toscani ha già messo a referto 4 punti. Sette vittorie consecutive, si ferma così la striscia di vittoria della Vecchia Singnora. Ma che sarebbe stata una giornata storta all’Allianz Stadium, lo si è capito al 18° del primo tempo, quando l’arbitro dopo aver rivisto l’azione al Var ha espulso il polacco Milik per un fallaccio inutile a centrocampo. Juventus in dieci uomini per più di 70 minuti. Possesso palla decisamente dalla parte dell’Empoli anche se Szczesny è stato chiamato solo un paio di volte. La Juve, piuttosto, ha rischiato di andare in vantaggio nel finale, con Miretti ma il 2003 ha sparato alto. Nella ripresa, pochi giri di orologio, e Juve in vantaggio: ancora lui, ancora Vlahovic che manda in rete il suo 12° gol stagionale, su azione di calcio d’angolo, risolvendo in mischia.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Arek Milik (@arekmilik)

Il post di Milik sui social per chiedere scusa a compagni e tifosi

L’Empoli la rimette a posto al 70° con un tiro mancino rasoterra del talentino Baldanzi. Nel finale entra Yildiz ma non basta. All’Allianz finisce 1-1. Al termine della partia le parole di Allegri: «Persa un’occasione? Abbiamo fatto una buona partita. In dieci non ci siamo disordinati. Abbiamo cercato di vincere la partita. Questo è il calcio, non puoi vincerle tutte le partite. L’imprevisto dell’espulsione ci ha complicato un po’ i piani». «Milik? Dispiace ma sono cose che capitano - ha aggiunto -, veniva da buone prestazioni. Avevamo bisogno di più fisicità davanti». «Chiesa e Rabiot? Stanno meglio - ha detto - in previsione dell’Inter. Ma noi dobbiamo pensare al 25 maggio. Non è un pareggio che ci deve buttar giù. Non puoi vincerle tutte. Chi le vince tutte è bravo». «Yildiz prima? Con il senno di poi si costruiscono palazzi fantasma - ha commentato -. Questo è un buon punto per come si era messa». «Inter? Andiamo lì per fare una bella partita, ricordando che l’Inter è la più forte e la favorita del campionato».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.