Juve, scommesse e nuovi Yildiz: ecco come è andato il primo vero mercato di Giuntoli

Di fatto è stato il primo calciomercato firmato Cristiano Giuntoli ma per giudicarlo ci sarà bisogno di tempo, molto tempo, ecco perché. Se per la prima squadra è arrivato dal Lille Tiago Djalò - profilo interessante ma convalescente da un brutto infortunio al ginocchio, una scommessa - e a metà campo, dal Southampton, è sbarcato giovedì in tarda serata il 21enne argentino Carlos Alcaraz (ancora di più una scommessa ma Giuntoli lo seguiva da Napoli), per la Next Gen, ma più semplicemente per il futuro della Juventus, l’ex direttore sportivo e i suoi collaboratori hanno individuato, specie in Sud America, dei profili interessanti per il futuro della società bianconera.

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Obiettivo, giocare d’anticipo e scovare altri Kenan Yildiz. In questa sessione di mercato, infatti, sono arrivati dal Palmeiras il gigante difensore classe 2004 Pedro Felipe, che in patria già molti considerano il nuovo Gleison Bremer. Dall’Argentina, invece, è sbarcato il classe baby talento argentino Francisco Barido (2008) in fuga dal Boca Juniors, nel segno di Paulo Dybala e soprattutto nel segno di Matias Soulè, uno dei primi gioielli sfornati dalla nouvelle vague bianconera firmata Next Gen. Sbarcato a parametro zero, la Juve dovrà pagare solo un premio di valorizzazione alla società che lo ha cresciuto, ovvero al Boca Junior.

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Dal mercato al campo: continua infatti la preparazione alla Continassa alla sfida in programma domenica sera a San Siro tra Inter e Juventus. Da giovedì, Massimiliano Allegri ha finalmente potuto riabbracciare in gruppo Adrien Rabiot, vero e proprio punto di riferimento e faro del centrocampo bianconero, ma soprattutto vero e proprio leader della squadra bianconera. A meno di sorprese, intanto, in attacco dovrebbe ritrovare spazio dal primo minuto il turco Kenan Yildiz: il classe 2005 scenderà in campo al fianco di Vlahovic.

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