Cerca

PIANETA BIANCONERO

Febbre Inter-Juventus, le mosse di Allegri. E Carlos Alcaraz si presenta: "Non mi piace perdere"

Oltre 180 paesi collegati da tutto il mondo per seguire la partita di San Siro che stabilirà un altro record, ecco quale

Juve, la nuova metafora di Allegri è sull'Inter è sul tennis: "Non so se dirlo, ecco perché..."

Massimiliano Allegri insieme a Simone Inzaghi

Centoottanta paesi collegati - sessantadue emittenti televisive - da tutto il mondo per vedere la partita delle partite, il derby d’Italia che potrà decidere una fetta di scudetto. E dalle parti di San Siro si aspettano di stabilire anche il record dei record per quel che riguarda incasso e numero di presenze allo stadio. In casa Inter, infatti, ci si aspetta ti toccare la quota monstre già raggiunta nel 2019, guarda caso sempre da un altro Inter-Juventus. Ancora qualche dubbio di formazione per Massimiliano Allegri, dubbio che scioglierà magari già in mattinata durante la conferenza stampa della vigilia.
Ieri, intanto, in casa Juventus è stato il giorno del neo-arrivato Carlos Alcaraz: l’argentino 21enne in mattinata si è sottoposto alle visite mediche dopodiché ha visitato le strutture. Prime parole in bianconero per lui: «È stato tutto molto rapido, ma anche molto bello - ha raccontato Alcaraz ai canali bianconeri - . Il mio agente mi ha detto dell’interesse e io ho cercato di stare tranquillo. La mia fidanzata mi ha dato grande sostegno, è stato tutto molto bello. Sapevo di dover stare calmo perché le cose potevano non andare bene, ma ora sono qui e sono molto contento di essere in questo grande club. I primi giorni qui sono stati molto belli». «Sensazioni? È stato impressionante - ha continuato -, è un sogno. So che dovrò impegnarmi molto per centrare gli obiettivi sia con la Juve che a livello individuale. È stato pazzesco perché giocavo con la Juve alla Playstation e ora sono qui». Juve fa rima con Argentina, tanti i connazionali che hanno scelto la Signora: «È un onore, arrivare qui è una bella sensazione - ha spiegato -. Devo dire che ho visto molte partite quando c’erano qui Di Maria, Paredes, Dybala, è stato molto bello». Può giocare sia a destra sia a sinistra: «Sono un ragazzo molto competitivo, non mi piace perdere - ha detto -. Per questo darò il massimo finche vestirò questa maglia». Infine sull’idolo: «Da bambino mi è sempre piaciuto molto Cristiano Ronaldo, è stata un’ispirazione per me e per tutti».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.