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I NUOVI DEL TORO

Masina, che storia: "Amo Schopenhauer e la filosofia". E Lovato vota Juric per il futuro

I rinforzi granata si presentano in conferenza stampa: "Sono stato adottato" rivela l'ex Udinese

Adam Masina, volto nuovo del Torino

Adam Masina, volto nuovo del Torino

In campo ha superato l’esame debuttando alla grande contro la Salernitana, ma è davanti ai microfoni che Adam Masina ha dato davvero spettacolo. "Sono un appassionato di filosofia, ho cercato di fare miei i concetti di Platone e Schopenhauer tanto da averci costruito la mia tesina al liceo scientifico che ho frequentato a Bologna" la rivelazione del nuovo esterno del Toro. E tra calcio e filosofia c’è un filo sottile che l’italo-marocchino prova a spiegare e ad alimentare: "In futuro ci potrebbe anche essere una figura dell’allenatore-filosofo, intanto posso assicurare che tra i calciatori c’è una base culturale sempre più forte - spiega il classe 1994 - e ad esempio a Udine con Padelli e Silvestri abbiamo costruito una sorta di triangolo per confrontarci tra di noi su tematiche molto profonde". La sua vita, poi, lo ha costretto a crescere molto in fretta, essendo rimasto orfano di madre fin da piccolo e con un papà che avuto problemi con l’alcool: "Ho girato in affido per la bassa bolognese, alla mia famiglia attuale devo praticamente tutto" ha detto Masina. E tra le persone più speciali c’è proprio Vagnati: "Ci siamo conosciuti alla Giacomense, lui giocava in Berretti da attaccante e io lo consigliai al mister della prima squadra come terzino" il racconto del dt granata; "Quando il direttore mi ha chiamato, non ho potuto dirgli di no" il retroscena dell’ex Udinese. Ora è reduce da quasi due anni di fila fermo ai box, prima per la rottura del legamento crociato del ginocchio e poi per una fastidiosa fascite plantare, "Ma sono stato curato da professionisti e adesso sto bene, posso dare una mano al Toro da esterno o da braccetto" assicura Masina. E adesso l’obiettivo è arrivare il più in alto possibile: "Non ho ancora avuto modo di confrontarmi su questo, ma certamente questa è una piazza importante e possiamo vincere su ogni campo" dice il laterale che può fare anche il braccetto prelevato in prestito dall’Udinese.

Con la stessa formula, ma dalla Salernitana, è arrivato anche Matteo Lovato: "Ma io non mi sento in prestito, ho sempre dato il 100 per 100 ovunque sia andato e sarà così anche qui al Toro" la promessa del difensore. E se Masina ha un rapporto speciale con Vagnati, lui ce l’ha con Juric: "Il mister mi ha dato tantissimo e sono sicuro sia la persona giusta per proseguire la mia carriera - spiega il ragazzo nato a Monselice, a pochi passi da Padova - e spero di lavorare tanto con lui: ho sentito le sue parole dell’altro giorno, non mi stupiscono perché dice sempre ciò che pensa". Ora avrà il compito di sostituire due “mostri sacri” come Schuurs e Buongiorno, entrambi fermi ai box: "Alessandro ha avuto questa crescita esponenziale perché ha capito alla perfezione le richieste del mister, ho grande stima di Perr tanto da averlo votato nella Top 11 dello scorso campionato" rivela sui due compagni di reparto. E adesso lancia la sfida al Sassuolo: "Sono pronto, non ho nessun timore: voglio meritarmi questa occasione" conclude Lovato.

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