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agli special olympics game
19 Febbraio 2024 - 21:18
Il ministro Abodi insieme ad Alberto Cirio alla presentazione degli Special Olympic Games Invernali
Giornata torinese quella di ieri per il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. Era attesissimo in veste di relatore alla conferenza stampa di presentazione dei XXXV Giochi Nazionali Invernali Special Olympics ed è arrivato in perfetto orario nello Spazio Conferenze della Mole Antonelliana. Sorridente, ha parlato volentieri della Torino grande città di sport: «Ci sta abituando a moltissime manifestazioni di altissimo livello, a partire dalle Nitto Atp Finals. L’ultima in ordine di tempo è stata la Frecciarossa Final Eight di Coppa Italia di basket e la formula mi è piaciuta molto. Mettere insieme uomini e donne, con la Final Four, dà il senso del movimento che si sta evolvendo nel suo complesso. Quasi 50.000 presenze sono il termometro di una voglia fortissima di grande sport». E a proposito di febbre, la più alta sta indubbiamente interessando il tennis, che sotto la Mole ha già vissuto tre stagioni di successi con le Finals, l’ultima delle quali ha potuto godere, prima e durante, del traino emotivo delle imprese di Jannik Sinner. I Maestri, che hanno dimostrato di apprezzare il capoluogo subalpino come sede del torneo di fine anno, ci torneranno certamente fino al 2025, ma quella che è molto più di una sensazione è che il periodo di permanenza all’Inalpi Arena si protrarrà. Anche Abodi conforta la tesi del prolungamento: «Torino ha dimostrato ancora una volta delle grandi capacità organizzative e di aver dato tutti i supporti necessari a un evento che ormai si è consacrato fra i più importanti a livello internazionale. La location è assolutamente all’altezza delle più grandi manifestazioni mondiali e il presidente Binaghi e la Federazione stanno lavorando con Atp per andare avanti. C’è grande fiducia, perché le capacità mostrate meritano continuità. Almeno per altri due anni (fino al 2027, ndr) sono convinto che le Finals rimarranno a Torino». Sempre Binaghi ha parlato dei biglietti delle Finals: «Prevendite quattro volte superiori all’anno scorso - ha detto -. Per l’estate saranno esauriti».
Questione olimpica
Sono invece arrivate al capolinea le speranze di rientro nel discorso delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026: «Si è aperto il cantiere di Cortina e penso che ormai la scelta sia definitiva. Merita, però, il nostro ringraziamento profondo l’impegno della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e della Fondazione Torino 2006 nel mettersi a disposizione in un frangente di grande difficoltà, quando sembrava che il progetto di Cortina fosse tramontato, per evitare di andare all’estero».
Special Olympics
Sport e forti emozioni. Saranno giorni intensi a contrassegnare dal 4 all’8 marzo i XXXV Giochi Nazionali Invernali Special Olympics, che fungeranno anche da test event dei Giochi Mondiali Invernali, in programma, per la prima volta in Italia, dall’8 al 16 marzo 2025. Gli atleti, con e senza disabilità intellettive, che si cimenteranno a Sestriere nello sci alpino, nello snowboard e nel floorball, a Pragelato nello sci di fondo, a Entracque nella corsa con le racchette da neve e a Borgo San Dalmazzo nella danza sportiva, saranno 593. Il floorball coinvolgerà anche quattro delegazioni straniere, provenienti da Austria, Germania, Lettonia e Ungheria. «Lo sport per me - spiega il 31enne Flavio Ferrero, che gareggerà nello sci alpino, - è molto importante perché mi ha rafforzato nel fisico e nel carattere e mi ha anche aiutato nella scuola, permettendomi di prendere il diploma, attraverso il quale ho trovato un lavoro. Sono orgoglioso di ciò che ho raggiunto. Disputare le gare mi ha messo alla prova, mi piace vincere, ma quando non ci riesco va bene lo stesso. Ho anche stretto delle belle amicizie». Sulla stessa lunghezza d’onda Desirèe Palumbo, 20enne sciatrice valsusina: «Special Olympics mi ha cambiato la vita e, grazie allo sport, ho sconfitto le mie paure. Guardo sempre avanti, con l’obiettivo di fare le gare al meglio, divertirmi e anche vincere, se capita». Il presidente di Special Olympics Italia, Angelo Moratti, è soddisfatto.
«Il riconoscimento più grande - afferma - è rappresentato dalle testimonianze dei nostri atleti, così come dal volto e dalle espressioni gioiose dei loro familiari in occasione degli eventi. I Giochi Nazionali Invernali Special Olympics tracciano un percorso umano che va oltre lo sport e le gare. Avvicinano le persone e generano empatia e una comune passione, senza pietismo. C’è ancora molta strada da fare, ma l’organizzazione dei Giochi Mondiali Invernali del prossimo anno è un’opportunità unica da vivere». A consentire lo svolgimento della manifestazione saranno anche 400 volontari, giovani di 17 anni delle scuole del territorio, così come sono molti gli sponsor e i partner, che sostengono Special Olympics con entusiasmo». Il giuramento dell’atleta spetta a Fabio Procopio: «Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze». Lo sport come strumento di crescita e d’inclusione, vissuto con il massimo impegno e con la disponibilità ad accettare sempre il risultato, qualsiasi esso sia. Difficile pretendere di più.
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