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PIANETA JUVE

Weston McKennie, così il figlio del marine Usa è diventato intoccabile

Il mediano statunitense è il secondo in Serie A di una speciale classifica, ecco quale

Weston McKennie, così il figlio del marine Usa è diventato intoccabile

Weston McKennie esulta dopo il gol messo a segno da McKennie

Da quando è tornato alla Juve, là dove sembrava non voleva mettere più piede, Weston McKennie ha rimesso la testa a posto.

INTOCCABILE
Per Max Allegri è un intoccabile, se si pensa che sta giocando addirittura con un tutore alla spalla: «Sembro Robocop», ha detto scherzando dai canali social bianconeri. Basta guardare i numeri per capire quanto il 25enne sia fondamentale per la Signora. Domenica scorsa con l’Atalanta ha sfornato i due assist vincenti per i gol di Cambiaso e Milik, arrivando a quota 7 assist in totale, secondo in Serie A solo a Giroud. Inserimenti e passaggi filtranti. Tutta roba che il giovane Wes ha imparato da ragazzo.

IL FIGLIO DEL MARINE USA
Come? Figlio di un marine, Wes ha conosciuto il football, all’europea, in Germania, quando all’età di sei anni si trasferì con tutta la famiglia nel distretto di Kaiserslauten. Dal 2004 al 2007 i genitori di McKennie vivono nella base dell’aviazione statunitense Ramstein Air Base. È in Germania che muove i primi passi da giovane calciatore. Ed è sempre in Germania che si innamora del pallone. Nel 2007 torna negli Stati Uniti dove questa volta si divide tra il soccer e il football, quello della palla ovale. Smessi i panni da calciatore, vestiva quelli di halfback, ruolo offensivo del football americano, tutto velocità e inserimenti. Un ruolo che, dice sempre Weston, gli è servito molto anche nel calcio. Tra calcio e football americano è stato il primo ad avere la meglio: nel destino di Wes la rinomata scuola calcio di Dallas.

TATUAGGI E PASSIONI
All’età di 18 anni, poi, il ritorno in Germania, in Bundesliga, nelle fila dello Shalke 04: il resto è storia. Amante dei cani - ne possiede due, Lola e Sky - CR7, ai tempi in cui giocava alla Juve, lo ha soprannominato Texas Boy. Amante del rap e di Harry Potter, Wes ha un tatuaggio sul braccio sinistro che cita la lettera di San Paolo ai Filippesi “Io posso ogni cosa in Colui che mi fortifica”, un’impresa che Weston sta già realizzando a suon di assist aspettando il primo gol.

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