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BOMBER AZZURRO

Il nuovo attaccante dell'Italia è..."argentino": tutti i segreti di Mateo Retegui

La punta del Genoa ha stregato mezza Italia dopo la sfida contro il Venezuela. E pure un bianconero si è preso applausi

L'attaccante dell'Italia, Mateo Retegui

L'attaccante dell'Italia, Mateo Retegui

Arriva da San Fernando, nel cuore dell’America Latina, eppure sta diventando a tutti gli effetti il nuovo centravanti della Nazionale. Mateo Retegui si è preso l’Italia a suon di gol, i due realizzati contro il Venezuela lo hanno già proiettato a quota quattro in cinque gettoni. Non è ancora il momento di scomodare i grandi bomber azzurri del passato, ma sicuramente il classe 1999 ha tutte le carte in regola per poterci provare. "Ha tenuto bene palla per far salire la squadra, ha finalizzato, ha messo il fisico e difeso di testa nelle situazioni di ripiego" i complimenti del ct.

Nelle sue vene scorre sangue non solo argentino, ma anche siciliano: è grazie al suo bisnonno materno nato a Canicattì, infatti, che ha potuto scegliere l’Italia. E l’intuizione è stata tutta del predecessore di Luciano Spalletti, Roberto Mancini, che giusto un anno fa sbalordì tutti chiamando questo giovane ragazzotto del quale si sapeva poco. Gol all’esordio contro l’Inghilterra, gol anche contro Malta, Retegui ha subito impressionato e ora sono arrivati altri due sigilli. In estate è anche sbarcato in Italia, con l’investimento da circa 15 milioni di euro del Genoa che permette al commissario tecnico di tenerlo sotto controllo da vicino. E’ nato calcisticamente nel River Plate e poi è passato agli eterni rivali del Boca Juniors, già questo basta per capire tutta la “garra” che ha dentro. E poi, dopo le esperienze tra Estudiantes, Talleres e Tigre, ecco che Retegui arriva sotto la Lanterna e segna al debutto con il Grifone al primo pallone toccato, dopo appena 30 secondi. Ora vuole goderselo la Nazionale, mentre lui ringrazia un bianconero.

Andrea Cambiaso, invece, era all’esordio assoluto contro il Venezuela, eppure sembrava quasi un veterano. Ha giocato con calma e tranquillità proprio come nella Juve, una delle poche note liete di una stagione di alti e bassi per i ragazzi di Massimiliano Allegri. Di un anno più giovane di Retegui, il laterale ha avuto l’intuizione di imbucare subito per il compagno, dopo il pressing alto degli azzurri riuscito anche per lo svarione del portiere Romo in costruzione dal basso. Cambiaso ha messo a referto un assist, che aggiunto a quelli con la Juve fanno cinque in stagione (più tre gol): non male per uno che ha appena cominciato in una big dopo essere transitato da Albissola, Savona, Alessandria, Empoli, Genoa e Bologna. Spalletti sta trovando nuove certezze in vista dell’Europeo, mentre domani contro l’Ecuador farà altri esperimenti e sono pronti altri esordi. Come quello di Raoul Bellanova, l’esterno granata che scalpita per trovare i primi minuti nell’Italia dei grandi. E non sono nemmeno da escludere spezzoni per Folorunsho del Genoa e Lorenzo Lucca dell’Udinese, le altre grandi novità del ct in vista del test a New York, l’ultimo prima del rientro.

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