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ciclismo
02 Maggio 2024 - 17:40
Il Trofeo Senza Fine viene mostrato in conferenza stampa: da sinistra Paolo Bellino, Alberto Cirio, Vincenzo Nibali, Evelina Christillin, Stefano Lo Russo e Mauro Vegni
Dal Grande Torino, all’antico Egizio. Il 107° Giro d’Italia, al via domani alle 13:45 dalla Reggia di Venaria, è pronto a fare un tuffo nella storia, la storia della città della Mole ma anche la storia dello sport italiano, incarnato proprio dal ricordo degli Invincibili periti a Superga, 75 anni fa.
Cornice suggestiva
Ma cosa c’entra il Museo Egizio - sede della conferenza stampa di presentazione della Grande partenza - con il Giro d’Italia? Lo ha spiegato Evelina Christillin, presidente dell’istituzione culturale torinese: «Nel nostro piccolo - ha raccontato - abbiamo voluto dare il nostro contributo alla riuscita di una manifestazione meravigliosa che coinvolge tutta Italia. Ci fa un piacere enorme essere presenti, perché giusto duecento anni fa prendeva forma il Museo Egizio. A proposito, il nostro direttore Christian Greco ha avuto un’idea brillantissima, ovvero di riprodurre tridimensionalmente la collana d’oro - altissima onorificenza - dell’architetto dei faraoni Kha e consegnarla in premio al vincitore della prima tappa della Corsa Rosa».
La prima, dicevamo, dalla Reggia di Venaria al piazzale antistante la Gran Madre di Dio in corso Moncalieri. Il Piemonte, in particolar modo, ospiterà tre tappe in totale e una quarta partenza: la seconda avrà luogo domenica 5 maggio da San Francesco al Campo al Santuario d’Oropa, in provincia di Biella. La terza da Novara a Fossano. La quarta, infine, partirà da Acqui Terme. Il Piemonte sarà ancora una volta teatro della corsa più bella e amata: «Il Giro - ha detto il governatore Cirio - è sicuramente uno degli eventi sportivi al mondo che meglio ti permette di promuovere e rappresentare il nostro territorio a livello internazionale. Da sempre c’è un legame forte tra il Piemonte e il ciclismo, con le tante montagne siamo interessanti per il passaggio del Giro ma c’è anche un investimento da parte della Regione, come ha sempre fatto negli anni. Questa grande partenza, dunque, è in linea con le altre tre che abbiamo già avuto in passato. Ricordo come un grande coinvolgimento emotivo, l’edizione del 2021, quando eravamo ancora alle prese con la pandemia. Ebbene la Regione aveva deciso di investire: c’erano state non poche difficoltà. E’ stata un’esperienza complessa, il ritorno economico avrebbe potuto anche essere maggiore ma è stato fortissimo. Quest’anno invece abbiamo tutte le condizioni per fare bene, c’è una concomitanza in cui noi piemontesi e torinesi crediamo molto, ovvero quella dei 75 anni dalla tragedia di Superga in cui perì il Grande Torino. Sì, perché il 4 maggio amiamo dire che “noi siamo tutti granata”. La Regione investe sul Giro perché ogni 1 euro investito, come rivelato da alcuni studi della Camera di Commercio, a seconda dei settori, ritorna triplicato e quadruplicato. E soprattutto c’è un ritorno di immagine in termini turistico promozionale». Palla poi al sindaco di Torino, Stefano Lo Russo: «Torino e il ciclismo, Torino e il Giro d’Italia - ha detto il primo cittadino -: siamo veramente onorati di ospitare la prima tappa. Il ciclismo è uno sport di fatica, economico, gratuito. E’ uno sport che consente di vedere il suo paese nella sua bellezza. Noi cercheremo di accompagnare questo evento con "ToRide", un progetto che prevede tantissime iniziative collaterali che accompagnano questa grande partenza. Dalle mostre sotto i portici ai concerti...Perché la bicicletta è uno strumento per muoversi, così facendo vogliamo promuovere l’uso di questo mezzo. E soprattutto vogliamo promuovere la cultura dello sport. Sarà anche il 4 maggio, 75° anniversario della tragedia di Superga, una squadra simbolo della ripartenza dell’Italia dopo la guerra». Infine l’ad Rcs Paolo Bellino: «Con la corsa più bella del mondo - ha concluso - raccontiamo il paese più bello del mondo. Ci sarà l’inaugurazione del centro sportivo delle giovanil del Torino, il Robaldo, la commemorazione del Grande Torino. E poi ci sarà subito una tappa molto scoppiettante. Chi si aggiudicherà questo premio unico (dice indicando la collana di Kha, ndr), speciale, se lo sarà sudato veramente tantissimo».
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