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AL FILADELFIA

Ecco il pennone per Erbstein, la figlia Susanna: "Un'ingiustizia che non ci fosse". Cairo: "E' stata accontentata"

La cerimonia si è svolta nel Cortile della Memoria: "Mio papà finalmente è tornato con i suoi ragazzi: il destino ha voluto che morissero insieme"

Al Filadelfia è stato svelato il pennone dedicato a Egri Erbstein, il direttore tecnico del Grande Torino: c'è anche il suo nome nel Cortile della Memoria. "E’ tornato insieme ai suoi ragazzi: il destino ha voluto che morissero insieme come insieme hanno dato vita a squadra ineguagliabile che è andata nella leggenda" le parole di Susanna Egri, figlia di Erbstein. "Se i giocatori avessero potuto parlare mentre si progettavano i pennoni, avrebbero respinto con forza la decisione di escludere nome di Egri - ha aggiunto la signora, che ha compiuto da poco 98 anni - perché era la loro indispensabile guida". "Quella squadra era diventata simbolo della comunità della rinascita dopo il disastro della guerra, era portatrice di valori che papà aveva inculcato - dice Susanna - perché lui guardava il comportamento, diceva di che non bisognava mai rispondere con violenza alle provocazioni e all'ingiustizia. E ora è stata sanata l'ingiustizia che non ci fosse il suo nome".

All'evento ha partecipato anche il presidente del Toro, Urbano Cairo: "Susanna ha avuto grande perseveranza, con questo gesto è stata accontentata - ha detto il patron granata - anche perché suo papà se lo merita: lei ha quasi 100 anni, ma ha una forza incredibile".

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