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CICLISMO
05 Maggio 2024 - 17:13
Dopo la delusione del terzo posto nella prima tappa, il favoritissimo sloveno Tadej Pogacar ha vinto per distacco la seconda tappa del Giro d’Italia, con arrivo in salita presso il Santuario di Oropa. Il capitano della Uae ha conquistato anche la maglia rosa arrivando in solitaria in vetta alla cima dedicata a Marco Pantani che la conquistò con una grande impresa in rimonta nel 1999. Un colpo da maestro, quello di Tedaj, su una delle salite più iconiche del ciclismo. Pogacar si prende praticamente tutto, lo sloveno vince in solitaria nella seconda tappa del Giro d’Italia 2024, la San Francesco al Campo-Oropa di 161 chilometri. Tutto è andato secondo il copione, nonostante una scivolata con foratura e cambio di bici prima della salita: attacco a staccare gli avversari e arrivo trionfale in cima al Santuario, a ricordare le mitiche imprese del “pirata” di Cesenatico.
Il capitano della Uae Emirates ha anticipato il colombiano Daniel Martinez (Bora-Hansgrohe) ed il britannico Geraint Thomas (Ineos) arrivati a 27”: strappata anche la maglia rosa al campione ecuadoriano Narvaez che lo aveva beffato sul traguardo della tappa di sabato. Primo degli italiani Lorenzo Fortunato (Astana), piazzatosi in quarta posizione. «Era uno dei miei sogni vincere almeno una tappa in tutti e tre i grandi giri, mi mancava solo il Giro d’Italia, so che non tantissimi corridori possono vantare questo record, sono contento di averlo raggiunto. Quella foratura (a inizio salita, ndr) ha cambiato un po’ i piani, sono andato un po’ in confusione, sono finito per terra, ma per fortuna niente di serio. La squadra mi ha portato davanti e ha fatto il passo fino al mio attacco», ha dichiarato il vincitore della seconda tappa del Giro 2024 e la nuova maglia rosa.
«Sapevo che il punto giusto per attaccare era a quattro chilometri dall’arrivo, è sempre difficile mantenere il passo che chiedo, ma la squadra ha lavorato benissimo - sottolinea il campione sloveno dell’Uae Emirates - Volevo vincere la tappa e guadagnare terreno sui rivali, chiaramente ho raggiunto la maglia rosa, ora vogliamo stare tranquilli nelle prossime tappe senza prenderci troppi rischi». Pogacar si è preso anche la maglia azzurra dedicata agli scalatori, mentre l’italiano Filippo Fiorelli è momentaneamente in testa nella classifica a punti indossando la maglia ciclamino, naturalmente è destinato a perderla quando ci saranno gli arrivi dedicati ai velocisti. Ed il primo dovrebbe essere proprio lunedì con la terza e penultima tappa piemontese prima della partenza di dopodomani in cui la carovana rosa lascerà la regione con la partenza da Acqui Terme. Lunedì intanto c’è la Novara-Fossano di 166 chilometri quasi tutta pianeggiante e che dovrebbe concludersi in volata a meno di fughe da lontano che il gruppo e le squadre dei velocisti faranno però difficilmente arrivare al traguardo per sfruttare la prima chance di successo. Dopo Novara saranno attraversate anche le province di Vercelli, di Alessandria e quello di Cuneo con l’arrivo infatti a Fossano. L’unico gran premio della montagna è quello di Lu dopo 58 chilometri, ma si tratta di una salita di quarta categoria, praticamente un semplice cavalcavia e che non è davvero nulla rispetto alle fatiche dei primi due giorni. Dunque i big dovranno solo fare attenzione ad arrivare al traguardo senza correre troppi rischi a pochi chilometri dall’arrivo quando si scatenerà la bagarre. Le speranze italiane sono maggiormente riposte in Jonathan Milan che ben si è comportato nelle volata di gruppo dello scorso Giro, ma anche Filippo Ganna potrebbe stupire con il suo spunto veloce.
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