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Pogacar, fantastico tris: il Giro d'Italia è sempre più suo

Ancora una vittoria per il campione sloveno, questa volta a Prati di Tivo

Pogacar, fantastico tris: il Giro d'Italia è sempre più suo

Ancora una vittoria, la terza, al Giro d'Italia per Tadej Pogacar (foto Instagram)

Ha una gamba diversa dagli altri e non c’è niente da fare. Anche quando non vuole, Tadej Pogacar è comunque padrone del Giro e continuerà a essere così anche nelle prossime due settimane. Ma la colpa è degli altri, che nonostante quasi 4.000 metri di dislivello, nel primo tappone di montagna della Corsa Rosa non hanno avuto coraggio per attaccarlo. Tutti, tranne, uno. Perché Antonio Tiberi da un paio di stagioni sta studiando non per diventare il nuovo Nibali ma almeno un ciclista credibile per i Grandi Giri. Poteva pagare il grande sforzo fatto venerdì nella crono di Perugia, che per lui è anche andata meglio del previsto, e invece ha scoperto di poter stare lì con gli altri. Un paio di spunti nel finale, sempre rimpallati da Pogacar in versione stopper, e un quarto posto in volata a Prati di Tivo che non rende onore alla sua corsa. Ma ci riproverà, questo è certo: «Abbiamo seguito i nostri piani, poi ci ho provato negli ultimi due chilometri. Speravo di far saltare qualcuno, ma con un arrivo così Pogacar ha fatto la differenza. Avevo già visionato la tappa e credo di essermi mosso bene. La condizione? Mi sono sentito benissimo dopo la crono di ieri. Aspetto Napoli e poi un po’ di riposo». Nel mirino per ora il 23enne frusinate ha messo la Maglia Bianca di miglior giovane, ma con il livellamento medio che c’è alle spalle del fenomeno sloveno può sicuramente puntare ad un bersaglio più grosso. Anche perché al suo fianco c’è uno come Damiano Caruso che nei primi tre del Giro è già arrivato e può essere un perfetto consigliere quando si arriverà nell’ultima settimana. Intanto la domenica ci regalerà il ritorno per il terzo anno di fila a Napoli, con una tappa sulla carta disegnata per i velocisti anche se il finale è un continuo saliscendi. Ecco perché in realtà chiama a gran voce una fuga da lontano.

CLASSIFICA DI TAPPA: 1. Tadej Pogacar (Slo) km 152 in 4h02’16”, 2. Daniel Martinez (Col) st, 3. Ben O’Connor (Aus) st, 4. Antonio Tiberi (Ita) a 2”, 5. Geraint Thomas (Gbr) st, 6. Einer Rubio (Col) st, 7. Cian Uijtdebroeks (Bel) st, 8. Thymen Arensman (Ola) a 11”, 9. Michael Storer (Aus) a 13”, 10. Alex Baudin (Fra) a 21”.

CLASSIFICA GENERALE: 1. Tadej Pogacar (Slo) in 28h14’42”, 2. Daniel Martinez (Col) a 2’40”, 3. Geraint Thomas (Gbr) a 2’58”, 4. Ben O’Connor (Aus) a 3’39”, 5. Cian Uijtdebroeks (Bel) a 4’02”, 6. Antonio Tiberi (Ita) a 4’23”, 7. Lorenzo Fortunato (Ita) a 5’15”, 8. Einer Rubio (Col) a 5’28”, 9. Thymen Arensman (Ola) a 5’30”, 10. Jan Hirt (R.Cec) a 5’53”.

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