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golf e beneficenza

Campioni sul green nel nome di Gianluca Vialli. Platini sulla Juve: "Doveva tornare in Champions e ci è riuscita...Ecco come la penso su Thiago Motta..."

Tanti gli ex calciatori che si sono cimentati sui campi verdi del Royal Park. Massimo Mauro soddisfatto: "Raccolti 190mila euro per la ricerca sulla Sla"

Campioni sul green nel nome di Gianluca Vialli. Platini sulla Juve: "Doveva tornare in Champions e ci è riuscita...Ecco come la penso su Thiago Motta..."

Massimo Mauro sorride insieme a Michel Platini

Un modo per riabbracciare vecchi amici e per rivedere in campo leggende vecchie e nuove. Tutto questo è stata la XIX edizione della Fondazione Vialli e Mauro Golf Cup, tornata al Royal Park I Roveri. In campo è tornato anche Michel Platini ed è stata l’occasione per riparlare di Juventus e calcio italiano. «La Juve ha chiuso terza e oggi quello che conta è giocare in Champions, dunque ha fatto il suo. Poi ci sono dei cicli dove una società va più o meno bene, ma a me la stagione della Juve non è dispiaciuta. Cosa serve per migliorare? Sicuramente ha bisogno di soldi per fare acquisti importanti, ma non saprei, non sono dentro la società. Come allenatore Thiago Motta non lo conosco, come giocatore è stato un buon giocatore. Yildiz invece non lo conosco».

Da sinistra Massimo Mauro, la padrona di casa Allegra Agnelli, e Riccardo Vialli, nipote di Gianluca Vialli

A Torino ha lasciato ottimi ricordi: «Qui ho vissuto cinque anni meravigliosi, si stava benissimo. Per me è sempre un piacere, sono venuto per i 100 anni della famiglia Agnelli e ho visto tanti giocatori. Poi lo spogliatoio rimane per la vita». Dalla Juve all’Italia, il passo è breve: «Il calcio italiano a livello di club sta tornando ad essere qualcosa di importante, almeno considerato dal mio punto di vista che è quello di un francese che vi osserva. La Nazionale purtroppo non la conosco molto bene. Credo che nei prossimi Europei la Francia, il Portogallo e l’Inghilterra siano le formazioni più attrezzate. Poi c’è la Germania che gioca in casa, c’è la Spagna che non puoi mai ignorare. E poi l’Italia». Oggi però il calcio è profondamente diverso: «Superlega? Normale che nasca, specie se un giudice la autorizza. Sono anni ormai che i più grandi club non vogliono partecipare con l’attuale format delle coppe. Le regole europee però impongono che non possono avere una Lega privata, quindi ci saranno almeno due o tre Divisioni. Vedremo come potrà nascere». Con lui, nel nome di Vialli, tanti ex: da Mauro a Paolo Montero, pezzi di storia Juve.

Foto di gruppo per i partecipanti alla Fondazione Vialli e Mauro Golf Cup

La XIX edizione della Fondazione Vialli e Mauro Golf Cup, ospitata lunedì 3 giugno al Royal Park I Roveri di Fiano Torinese, è stata una festa ricca di sorrisi, condivisione, emozioni: professionisti del DP World Tour, celebrities e amateurs si sono incontrati sul green con l’obiettivo comune di dare il proprio contributo alla Ricerca sulla SLA – Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Ad aggiudicarsi il trofeo, nella classifica pareggiata, è stato il team composto da Nacho Elvira, Alessandro Rosina, Mario Mirko Maniello e Luca Solari; il primo team nella classifica lordo – con 142 colpi – è stato quello composto da Rafa Cabrera Bello, Gabriel Batistuta, Edoardo Garrone e Gianvittorio Bersano. Sul green, oltre a Massimo Mauro, tanti campioni e amici fra cui Michel Platini, Christian Panucci, Simone Pepe, Mauro Tassotti, Gian Piero Ventura, Michele Paramatti, Michelangelo Rampulla, Massimo Storgato, Umberto Gandini, Davide Devenuto e Flavio Montrucchio. Tra i PRO ai nastri di partenza Manuel Elvira, Adrian Otaegui, Juan Postigo e anche Lorenzo Scalise, Francesco Laporta, Emanuele Canonica e Lorenzo Gagli. Presente anche Riccardo Vialli, nipote di Gianluca.


«Siamo felici e onorati perché grazie ai 190.000 euro raccolti riusciremo a realizzare entrambi gli obiettivi che ci eravamo prefissati: 90.000 euro per il macchinario e 100.000 euro per il Bando di ricerca – le parole di Massimo Mauro –. Abbiamo vissuto una giornata magnifica in un clima gioioso, reso tale dai miei tanti ex colleghi, dai professionisti che hanno reso ancora più prestigiosa la competizione, e dai tanti amici e partner presenti. Grazie a tutti loro e a tutti coloro che hanno contribuito, ancora una volta, al nostro impegno per la Ricerca».

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