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CICLISMO

Che entusiasmo per il Tour de France! Ecco chi ha vinto sotto la Mole

La tappa è arrivata a due passi dallo stadio Olimpico Grande Torino. Soddisfazione per un azzurro

L'arrivo della tappa del Tour de France a Torino

VIDEO - IL CALORE DEL PUBBLICO AL MOMENTO DELLA VOLATA FINALE

Una scommessa vinta, per l’Italia e per Torino. Perché puntare sul Tour de France 2024 dopo il pieno di pubblico per la partenza del Giro d’Italia solo meno di due mesi fa poteva essere un azzardo. Ma la risposta dimostrata dal pubblico (50mila in città e altrettanti lungo le strade del Piemonte; tra questi anche John Elkann), in città come in realtà per tutta la tappa vinta in volata da Biniam Girmay (Intermarchè-Wanty) su Fernando Gaviria e Arnaud De Lie, ripaga di ogni sforzo economico. Alla faccia del giorno lavorativo, da quando la corsa è entrata in Piemonte passando per Tortona, non la Cima Coppi per evidenti motivi ma comunque con una salita dedicata al Campionissimo, e Alessandria, il calore dei tifosi ha battuto anche quello del meteo. Tanta gente nelle Terre del Vino care al governatore Cirio e anche successivamente, passando per Carmagnola, Vinovo e Stupinigi ideale preambolo per un finale da re.

Volata doveva essere e così è stato perché nessuno si è dannato per far saltare il banco. Ai -6 km è rimasto fuori dai giochi il campione del mondo Mathieu Van der Poel, appiedato da una foratura. Poi è toccato a Jasper Philipsen, il velocista principe dell’Alpecin-Deceuninck e quindi suo compagno di squadra, coinvolto in una caduta che ha spezzato il gruppo. A quel punto, sprint ristretto anche perché comunque la tappa era stata neutralizzata a 5 km dall’arrivo. Intermarché e Lidl-Trek hanno pilotato davanti Girmay e Pedersen. Il danese è partito troppo lungo, mentre l’eritreo ha avuto coraggio, sfilando tutti accanto alle transenne e ha vinto di giustezza. Una volata nella quale Davide Ballerini, che velocista non è, ha chiuso ottavo. Per il 23enne Biniam, anche una rivincita sulla sorte. A maggio era al via del Giro, dopo aver vinto la tappa di Jesi due anni fa, ma si era ritirato per una doppia caduta nella quarta tappa. Oggi è il primo eritreo della storia sul podio più alto: «Devo dire grazie alla squadra per tutto il supporto che mi ha dato. Da quando ho cominciato a correre è sempre stato un sogno partecipare al Tour de France ma non avrei mai immaginato addirittura di vincere una tappa in volata».

Con lui fa festa anche Carapaz che dopo il successo al Giro 2019 e nella corsa olimpica su strada di Tokyo non ha più trovato grandissimi risultati. Oggi però ripartirà da Pinerolo in giallo grazie ai migliori piazzamenti complessivi: «Questo è davvero un sogno. Ho sempre detto che è la corsa più importante al mondo, quindi indossare il simbolo del primato è davvero un onore. Sapevamo che avevamo questa opportunità nel finale, ma la squadra si è mossa alla grande al mio fianco». Oggi il via dalle 13:15 in corso Torino a Pinerolo per una tappa attesissima: nella prima parte le scalate al Sestriere e al Monginevro dopo il passaggio da Claviére. Ma nel finale il Lautaret e il Galibier che resta una delle vette mitiche. Da lì al traguardo, solo 19 km tutti in discesa.


CLASSIFICA DI TAPPA: 1. Biniam Girmay (Eri) km 229 in 5h26’48”, 2. Fernando Gaviria (Col) st, 3. Arnaud De Lie (Bel) st, 4. Mads Pedersen (Dan) st, 5. Dylan Groenewegen (Ola) st, 6. Phil Bauhaus (Ger) st, 7. Fabio Jakobsen (Ola) st), 8. Davide Ballerini (Ita) st, 9. Sam Bennett (Irl) st, 10. Bryan Coquard (Fra) st, 14. Richard Carapaz (Ecu) st.

CLASSIFICA GENERALE: 1. Richard Carapaz (Ecu) in 15h20’18”, 2. Tadej Pogacar (Slo) st, 3. Remco Evenepoel (Bel) st, 4. Jonas Vingegaard (Dan) st, 5. Romain Bardet (Fra) a 6”, 6. Pello Bilbao (Spa) a 21”, 7. Guillaume Martin (Fra) st, 8. Egan Bernal (Col) st, 9. Jai Hindley (Aus) st), 14. Giulio Ciccone (Ita) st.

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