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Quattro judoka Torinesi qualificati per Parigi 2024: un trionfo per l’Akiyama Settimo

Andrea Carlino: "Dall'esclusione alla sorpresa olimpica, la determinazione ripaga"

Quattro judoka Torinesi qualificati per Parigi 2024: un trionfo per l’Akiyama Settimo

Andrea Carlino

Il judo torinese festeggia la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi di quattro atleti, tutti cresciuti all’Akiyama Settimo. A Veronica Toniolo nei 57 kg, Matteo Piras nei 66 kg e Manuel Lombardo nei 73 kg, si è aggiunto negli ultimi giorni Andrea Carlino nei 60 kg. La Russia, che si era vista ridurre dal Cio da dodici a quattro unità il contingente ammesso ai Giochi, per via della vicinanza espressa da alcuni nei confronti dell’invasione dell’Ucraina, si è rifiutata di partecipare alla rassegna a cinque cerchi, liberando dunque dei posti, e il 27enne Carlino è stato prescelto nella sua categoria. «Per me - racconta - è stato un vero shock e ancora devo rendermi conto bene di ciò che mi è accaduto. Ero andato ai Mondiali di fine maggio reduce dalla medaglia di bronzo al Grand Slam di Astana e, anche per la stanchezza accumulata, ero stato eliminato al primo incontro. Subito dopo è uscita la lista dei qualificati alle Olimpiadi e io ero il primo degli esclusi, per 200 punti. Avevo, dunque, chiuso il capitolo Parigi, però, per il rimpianto di non avercela fatta, non mi sono fermato e ho disputato alcune gare di secondo livello in Europa. Sono, dunque, sempre rimasto in forma».

L’approdo ai Giochi per Andrea, che ha iniziato a praticare il judo a quattro anni e mezzo alla palestra The Pine di Pino Torinese e a dieci anni è passato all’Akiyama, sotto la guida tecnica prima di Massimo Toniolo e poi del fratello Pierangelo, è stata la concretizzazione di una scalata. «Nell’ultimo triennio - ricorda l’azzurro - sono stato a lungo tenuto in disparte dalla Nazionale e ho partecipato ai tornei internazionali potendo contare solo sul sostegno economico dell’Esercito, nel quale sono entrato proprio sei anni fa, e mio personale. Eravamo gli unici a credere nelle mie possibilità. Dopo il settimo posto agli Europei di Montpellier del 2023, da gennaio di quest’anno ho ricevuto le mie prime convocazioni e mi sono potuto giocare le mie carte. Non ho mai mollato e vivo questo pass come un traguardo meritato». Lo attende l’esperienza più importante della sua carriera: «Andrò a Parigi sereno e senza pressioni, con l’obiettivo di ottenere il migliore risultato possibile, sorprendendo i miei avversari».

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