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Piccola grande Aurora Russo, la 21enne torinese che ha riportato la lotta ai Giochi olimpici 20 anni dopo

Dal Cus Torino alle Olimpiadi: "Darò tutta me stessa per portare a casa una medaglia..."

Piccola grande Aurora Russo, la 21enne torinese che ha riportato la lotta ai Giochi olimpici 20 anni dopo

La 21enne Aurora Russo

A soli 21 anni Aurora Russo ha realizzato il suo sogno di partecipare alle Olimpiadi e il 6 agosto partirà per Parigi. L’atleta cresciuta al Cus Torino e tesserata per l’Esercito ha compiuto l’impresa in occasione del torneo mondiale di qualificazione di Istanbul, che riservava il pass ai primi tre di ogni categoria. «Nei 57 kg - ricorda la campionessa torinese - ho superato la marocchina Hassoune e mi ha battuto la brasiliana Oliveira, grazie alla quale sono poi stata ripescata. Ho sconfitto la kirghiza Zhumanazarov e l’uzbeka Sobirova e nella finale per il terzo posto ho affrontato l’ucraina Hrushyna-Akobiia, che ha conquistato due titoli europei e il bronzo mondiale».

La sfida decisiva è stata all’insegna delle emozioni: «La mia avversaria mi ha tirato il costumino dall’inizio dell’incontro e ha subìto tre penalità. L’ultima le è stata comminata a fine gara. Lei era in vantaggio per 4-3, ma il mio tecnico Michele Liuzzi ha chiesto il challenge, per rivedere l’azione, ed è stata rilevata l’irregolarità, che le è costata la squalifica. Avevo vinto ed è stata una sensazione incredibile, con tutti i miei compagni di Nazionale che urlavano dagli spalti». Il risultato di Aurora ha riportato la lotta femminile italiana alle Olimpiadi 20 anni dopo Diletta Giampiccolo e Katarzyna Juszczak, che avevano gareggiato ai Giochi di Atene ed erano state le prime a centrare l’obiettivo. «Diletta ora è il tecnico dell’Ungheria - racconta Russo - e ci incontriamo spesso quando svolgiamo dei ritiri con le squadre straniere. Dopo la qualificazione ci siamo viste e mi ha fatto i complimenti, è veramente una persona simpatica».

Aurora quando è a Torino si allena nella palestra di via Quarello con i coach dell’Esercito Pietro Piscitelli e Andrea Sorbello, che seguono anche le portacolori del Cus. In Francia sarà la più giovane della sua categoria: «Vorrei godermi questa fantastica esperienza e lottare senza pressioni. Non so se sarà facile, perché mi attende l’evento più importante nella vita di uno sportivo, però spero di riuscirci. Ciò non vorrà dire che non proverò a giocarmi le mie carte, mi sto preparando duramente per questo. Spero di fare una bella figura e di tornare a casa con una medaglia, che sarebbe un ulteriore fantastico traguardo, essendo la prima a cinque cerchi di una lottatrice italiana».

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