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il reportage

Il viaggio nella capitale della canoa: un oro e un argento per il Canavese

Nello stadio del nuoto sulla Dora le lezioni di sport anche per gli studenti dei licei eporediesi

Gabriele Casadei da Ivrea e Carlo Tacchini con la medaglia d'argento (Foto Twitter Italia Team)

Gabriele Casadei da Ivrea e Carlo Tacchini con la medaglia d'argento (Foto Twitter Italia Team)

Ivrea e Canavese, terra di canoa e kayak, vivaio di campioni olimpici come Giovanni De Gennaro e Gabriele Casadei (oro e argento a Parigi) e sede di gare ed eventi di caratura nazionale ed internazionale. A cominciare dallo stadio della canoa che si trova in pieno centro città ad Ivrea sulla Dora Baltea che si prepara ad ospitare, dal 12 al 15 settembre la quarta tappa della Coppa del Mondo di Canoa Slalom. Oggi, complici i due campioni e le loro medaglie, in Canavese è “febbre canoa”. Ma quanto è cresciuto il fenomeno in città in questi anni? Lo chiediamo al presidente del Ivrea Canoa Club, Mario Di Stazio: «La crescita della società sia internamente che esternamente è stato un mio preciso impegno fin dal 2018 da quando sono in carica. Il primo evento di caratura internazionale che abbiamo ospitato nello stadio di Ivrea risale al 2008 con i Campionati Mondiali di discesa, ma nel circuito internazionale con diversi eventi ci siamo stabilmente dal 2015/16 con almeno un evento. Basti pensare che solo quest’anno, a partire da quando si apre la stagione delle gare a fine aprile, abbiamo già ospitato gli Internazionali e una tappa della Coppa Europa a giugno, mentre ovviamente c’è grande attesa per l’evento di settembre che porterà in città, secondo le nostre previsioni, oltre trecento atleti in rappresentanza di una trentina di nazioni».

La canoa, però, non solo come evento di richiamo e respiro internazionale ma anche come luogo di pratica e crescita sportiva. «All’Ivrea Canoa Club lavoriamo molto sulla società e i giovani - continua Di Stazio - i soci in questi anni sono raddoppiati, oggi siamo duecento dei quali una ottantina sono gli atleti. Puntiamo soprattutto ad evitare la dispersione sportiva che avviene quando i ragazzi hanno tra i 20 e i 25 anni, attratti da altre questioni della vita spesso abbandonano lo sport. Questo è un male sotto diversi punti di vista, anche per garantire il ricambio generazionale all’interno della società, invece noi teniamo molto ai giovani che magari sceglieranno, dopo la carriera e la pratica sportiva, di diventare allenatori e dirigenti. Come club svolgiamo molte attività collaterali. Abbiamo collaborazioni con le scuole del Torinese per visite e prove allo stadio di canoa, e con il Liceo Sportivo “Gramsci” ad Ivrea il cui dirigente Marco Bollettino è un grande appassionato, teniamo corsi sia teorici e pratici grazie ai nostri insegnanti. Organizziamo corsi estivi presso il Lago San Michele e corsi invernali in piscina, abbiamo anche corsi con gite all’estero per adulti. Possiamo contare su un nutrito gruppo di volontari per tutti i nostri eventi e manifestazioni a cominciare dalle famiglie dei nostri atleti che ci danno grande supporto, ma anche a tanti simpatizzanti che, paradossalmente, su una canoa non ci sono mai stati ma amano l’ambiente e la socialità del club».

E nell’ambiente del club che è cresciuto anche un eporediese di adozione Giovanni De Gennaro, bresciano, che ad Ivrea ha vissuto e si è allenato per cinque anni e recentemente ha conquistato la medaglia d’oro nel K1 Slalom alle Olimpiadi di Parigi e che sarà atteso proprio ad Ivrea a settembre per la tappa di coppa del Mondo. «La canoa è un fenomeno che è andato strutturandosi e continua a crescere - conferma il sindaco di Ivrea Matteo Chiantore - lo stadio è migliorato ogni anno e tutti adorano l’ambiente naturale unico di Ivrea e della Dora. Sta crescendo anche la pratica del rafting. Per noi questo fenomeno ha importanti ricadute commerciali e lavorative durante i molti eventi che portano migliaia di persone in città come quello che ci sarà a settembre, ma anche a lungo termine perché molti atleti e allenatori stanno prendendo casa ad Ivrea e dintorni e molti si stabiliscono qui anche dopo l’attività sportiva con le loro famiglie». Nel panorama del territorio la canoa è un volano economico e attrattivo non solo per Ivrea, ma anche per Candia Canavese e il suo lago che ospitano la disciplina del canottaggio con due società, “Canoa Candia” e il “2010 Canottieri”, con oltre duecento atleti tra le cui fila è cresciuto un altro campione olimpico canavesano ovvero Gabriele Casadei, argento nel C2 500 a Parigi. «Ospitiamo da molti anni eventi di canoa, canottaggio e triathlon - spiega Mario Mottino, primo cittadino di Candia - per il nostro paese, il territorio e il Lago lo sport, tutti gli sport, sono fondamentali e sono una parte importante della mia vita. Da qualche anno Candia è iscritta agli Sport City Days un circuito dove siamo uno dei pochi piccoli paesi in mezzo ad importanti città ed è un circuito nazionale di promozione sportiva. La canoa e il canottaggio portano centinaia di atleti e sono molti gli eventi regionali, interregionali e nazionali che ospitiamo. Eventi che hanno un ricaduta sempre più importante, dal punto di vista economico e turistico, per il paese e il Canavese».

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