Cerca

medaglie olimpiche

Gabriele Casadei si confessa: "Canoa sprint? La mia passione è partita dal lago di Candia, dove i miei hanno un ristorante..."

Il 22enne ha conquistato a Parigi un argento storico per l'Italia, una medaglia che mancava da 64 anni: "Mai nessuno c'era riuscito, ora ce l'abbiamo fatta"

Gabriele Casadei si confessa: "Canoa sprint? La mia passione è partita dal lago di Candia, dove i miei hanno un ristorante..."

Tacchini e Casadei festeggiano una storica medaglia d'argento

Alle Olimpiadi di Parigi ha conquistato uno storico argento, con il 29enne verbanese Carlo Tacchini, nel C2 500 della canoa sprint. Il 22enne eporediese Gabriele Casadei, tesserato per le Fiamme Oro, ha iniziato a pagaiare nel 2015 e galeotto è stato il ristorante gestito dei suoi genitori sul lago di Candia. «Trascorrevo lì molto tempo - ricorda l’azzurro - e vedevo sempre passare le canoe. Un amico mi ha convinto a provare e mi è piaciuto moltissimo. In realtà ho iniziato con il kayak, poi per gioco d’estate il mio allenatore ci faceva sperimentare altre barche. Con la canadese non me la cavavo male e così lui ha deciso di farmi proseguire». Il tecnico della Canoa Candia è tuttora il romeno Misha Vartolomei, pluricampione mondiale ed europeo. Sotto la sua guida Casadei ha cominciato a vincere e nel 2016, al Canoagiovani di Caldonazzo, è stato premiato da Tacchini, appena rientrato dai Giochi di Rio, che sarebbe diventato il suo compagno di avventura. Prima Gabriele si era aggiudicato tre titoli iridati e due continentali Under 23.

«La coppia - racconta - si è formata nel 2022 ed è decollata l’anno successivo, con i successi in Coppa del Mondo a Poznan e ai Giochi Europei di Cracovia e il settimo posto ai Mondiali di Duisburg, che ci ha fruttato la carta olimpica. Nel 2024 agli Europei di Szeged ci siamo messi al collo l’oro nel C2 1000 e il bronzo nel C2 500». I piemontesi sono, dunque, arrivati lanciati in terra francese: «Sapevamo che avremmo potuto fare bene, ma non abbiamo mai nominato la medaglia. Prima della gara negli allenamenti la barca non era mai andata così forte e, dunque, in cuor mio, speravo in qualcosa di buono». La finale è stata caratterizzata da una clamorosa rimonta, chiusa al secondo posto, alle spalle della Cina e con dieci centesimi sulla Spagna: «Siamo partiti più veloci del solito, anche se ai 250 metri eravamo settimi. Sapevamo che saremmo venuti fuori nella seconda parte, come è nostra abitudine. Tagliato il traguardo Carlo ha capito subito che eravamo nei primi tre, io non tanto, perché c’erano cinque barche che esultavano».

Casadei e Tacchini hanno riportato la canadese italiana sul podio a cinque cerchi 64 anni dopo Aldo Dezi e Francesco La Macchia. «Si parlava sempre di quella medaglia - afferma Gabriele - mai nessuno c’era riuscito dopo e ora finalmente ce l’abbiamo fatta». Una coppia di amici: «Stiamo insieme tre settimane al mese in raduno e abbiamo imparato a conoscerci. Sappiamo esattamente cosa pensi l’altro, senza doverci parlare».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.