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CALCIO - DILETTANTI

Serie D: Borgaro-Chieri, ecco come è finito il derby di Coppa Italia tra le due torinesi

Vittoria ai rigori per i padroni di casa. E la prossima settimana ci sarà la sfida contro il Chisola

Serie D, Borgaro-Chieri, ecco come è finito il derby di Coppa Italia tra le due torinesi

Buona la prima per il Borgaro Nobis in Coppa Italia contro il Chieri

Coppa Italia di serie D che regala subito emozioni. Domenica 25 agosto infatti Borgaro Nobis-Chieri non ha tradito le attese e a spuntarla alla fine sono stati i padroni di casa che si sono guadagnati il passaggio al secondo turno davanti al proprio pubblico ed ora dovranno vedersela il prossimo weekend contro il Chisola. Ci sono voluti addirittura i calci di rigore per decretare un vincitore dato che nei tempi regolamentari la gara era terminata sull’1-1: al vantaggio iniziale del Borgaro Nobis firmato all’ottavo minuto del primo tempo da Brunod, quest’ultimo arrivato lo scorso 12 giugno dal Volpiano Pianese, ha risposto al ventesimo della ripresa Dumani, centrocampista classe 2005 frutto del vivaio chierese. Nessuna delle due squadre è riuscita ad aver la meglio anche ai tempi supplementari e così la lotteria dei rigori ha sorriso al Borgaro Nobis capace di far sussultare il pubblico del “Righi”. Bocche cucite da parte dei vincitori e così a parlare è stato lo sconfitto Marco Molluso, alla testa di un Chieri largamente imbottito di giovani.

Il tecnico azzurro non ha fatto drammi accettando serenamente l’eliminazione dalla Coppa Italia ed ha colto l’occasione per sottolineare l’importanza del mercato che nei prossimi giorni regalerà qualche sorpresa: «È stata una buona gara. Complimenti al Borgaro Nobis per la qualificazione, ai miei ragazzi non ho da rimproverare proprio nulla, finora non avevamo affrontato ancora squadre impegnative di conseguenza questo è stato un test molto utile. Noi abbiamo giocato molto meglio nella ripresa, è un pareggio giusto poi ai rigori chiaramente tutto può succedere. Ora vediamo chi arriverà nei prossimi giorni, la società si sta muovendo perché sa bene che mancano giocatori d’esperienza, i giovani però mi hanno dato davvero ottime risposte».

Marco Piccinni

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