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GIORNATA GRANATA
31 Agosto 2024 - 19:19
Il tecnico del Torino, Paolo Vanoli
Il campo fa sognare, il mercato lascia dubbi: il day after vittoria di Venezia e gong delle trattative lascia una strana sensazione in casa Toro. Perché la squadra ha superato il primo esame di maturità, come lo aveva descritto Paolo Vanoli alla vigilia, e passerà ancora una notte in testa alla classifica (aspettando la Juve), ma le perplessità sulla finestra di operazioni estiva restano. In via Viotti si è pensato più ad incassare che ad investire, i dati hanno quasi del clamoroso: le entrate sfiorano i 59 milioni di euro, le uscite si fermano a 17,5.
L’operazione più discussa resta quella di Bellanova, tra l’altro accusato di “mal di pancia” dal presidente Cairo: «Ha detto le cose che ha detto, è stato il mio presidente e devo ringraziarlo a prescindere dal fatto che siano vere o meno» l’uscita dell’ex granata. E anche la rosa non sembra completa, come dichiarato da Vanoli: «Le gare contro Atalanta e Milan ci hanno spremuto: non avevamo tanti cambi, aspettando il mercato, e dal punto di vista fisico un pochino abbiamo faticato» diceva ancora il tecnico nel post-partita di Venezia, quando mancavano poco più di dure ore al gong delle trattative, ed evidentemente era ancora speranzoso di ricevere qualcosa dalla dirigenza. Anche perché lo aveva sottolineato pure alla vigilia: «Preferirei un difensore mancino, ma anche se mi arrivasse un destro mi arrangerei». Né l’uno, né l’altro, il Toro è stato incredibilmente assente nel rush finale, con il pacchetto arretrato di Vanoli che sarà formato da Coco, Maripan, Masina e Walukiewicz, più i jolly Vojvoda e Tameze e il lungodegente Schuurs.
La squadra è stata nettamente indebolita rispetto all’anno scorso, ma in panchina c’è un allenatore che ha dimostrato di essere capace di tutto. Ed è proprio il cinquantaduenne di Varese, che è pur sempre alla prima esperienza in serie A, a far sognare la piazza. E poi ci sono i protagonisti in campo, con Milinkovic-Savic che dopo l’Atalanta si è ripetuto a Venezia, Coco che è diventato un idolo e Ilic che sembra un altro giocatore. Proprio il centrocampista ha mandato qualche frecciatina al suo ex allenatore: «Viviamo una situazione diversa in spogliatoio, ci sentiamo più liberi e il mister ha portato qualcosa che prima mancava» ha detto l’ex Hellas Verona, il quale non venne valorizzato al massimo da Ivan Juric. Ora la squadra godrà di qualche giorno di riposo, poi il gruppo verrà “smantellato” dalle diverse chiamate in Nazionale. Si riparte poi dalla sfida casalinga contro il Lecce del week-end del 15 settembre.
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