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GIORNATA BIANCONERA
21 Ottobre 2024 - 15:33
Il tecnico della Juventus, Thiago Motta
Thiago Motta ha un appuntamento con la storia: se dovesse battere anche lo Stoccarda, diventerebbe il terzo allenatore nella storia della Juve dopo Capello e Lippi a vincere tutte le prime tre partite di Champions League alla guida dei bianconeri. Sulla carta non appare un impegno proibitivo, con i tedeschi che non hanno ancora vinto in questa competizione e che non trovano i tre punti in Bundesliga da un mese esatto, eppure l’italo-brasiliano non si fida: «Dovremo fare una partita completa, sarà una sfida bella da vivere e lo Stoccarda è una squadra che mi piace molto per come gioca - dice in conferenza stampa - perché vuole avere il controllo del pallone proprio come noi: possono crearci problemi con i loro movimenti, siamo concentrati al 200% su questa partita».
L’ultima immagine della Juve di Champions risale al 2 ottobre scorso, quando la squadra andò ad espugnare Lipsia nonostante l’inferiorità numerica: «Abbiamo vissuto un momento bellissimo, si percepiva un’energia positiva anche tra chi sedeva in panchina - ricorda Thiago Motta - e siamo venuti fuori nelle difficoltà: ora però rappresenta il passato, dobbiamo pensare al presente». E il prossimo passo sarà continuare in questo periodo positivo: «La mia prima vittoria è avere giocatori forti, tutti i miei ragazzi sono titolari ma non per questo li ritengo tutti uguali - precisa il tecnico - e abbiamo ancora tanti margini di miglioramento: sappiamo cosa vogliamo, dovremo affrontare lo Stoccarda con l’atteggiamento giusto».
Cambiaso sarà ancora il capitano di questa Juve, in porta invece ci sarà Perin perché Di Gregorio è squalificato. «Tra me, lui e Pinsoglio c’è una sana competizione, ogni giorno ci spingiamo a migliorare a vicenda - dice l’estremo difensore sulla concorrenza tra i pali - e io non mi sento assolutamente un secondo portiere: è vero che si gioca tanto, ma il calcio del futuro va in direzione chiara, che uno può fare 25 partite e l’altro 20». Anche secondo il classe 1992, il successo di Lipsia ha fatto scoccare una scintilla nello spogliatoio: «Quella vittoria ci ha dato una consapevolezza diversa, ha alzato lo standard di dove possiamo arrivare - ammette Perin - anche se lo scopriremo solo vivendo: stiamo costruendo una nuova filosofia, in spogliatoio c’è entusiasmo ma stiamo sviluppando la capacità di non farci suggestionare dall’esterno. E sono convinto che questo gruppo abbia un potenziale molto alto, ma non lo abbiamo ancora raggiunto». Nelle ultime settimane si sono fatte più insistenti le voci di rinnovo tra lui e la Juve: «È vero, ne stiamo parlando - spiega il portiere, in bianconero dal 2018 con un’unica stagione, nel 2020-2021, vissuta al Genoa - e da entrambe le parti c’è la voglia di proseguire insieme: penso proprio che nei prossimi giorni ci saranno novità».
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