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GLI AZZURRI CONTRO IL BELGIO

Spalletti suona la carica: "Se riusciremo ad essere l'Italia dell'Olimpico..."

Il commissario tecnico vuole il pass in Nations League: "Ho visto i giocatori convinti delle proprie qualità e della propria forza"

Il ct della Nazionale, Luciano Spalletti

Il ct della Nazionale, Luciano Spalletti

Prima il Belgio e poi la Francia, sono questi gli ultimi due ostacoli dell’Italia in Nations League e in questo 2024. Per la qualificazione basta un punto a Bruxelles, ma nello spogliatoio azzurro nessuno vuole fare alcun tipo di calcolo. Intanto, la squadra ha già respirato un’aria particolare: si gioca allo stadio Re Baldovino, quello che una volta era l’Heysel e dove il 29 maggio 1985 si visse la tragedia durante la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool con 39 vittime sugli spalti. Omaggiato il passato, ora l’Italia pensa al presente e Barella sogna un altro gol con la Nazionale: "Ne parlavamo in allenamento, al Belgio ho già segnato ma l’importante è farsi trovare pronto" ha risposto il centrocampista dell’Inter. Spalletti lo ha provato nella mediana insieme a Tonali e Frattesi, in attacco invece si va verso la coppia Raspadori-Retegui. La Juve sarà rappresentata da Cambiaso, per il Toro non c’è nessuno se non il grande ex Buongiorno che guiderà la retroguardia tra Di Lorenzo e Bastoni.

Spalletti, quanto può dire questa partita?
"Sarebbe la conferma che abbiamo portato a casa le cose evidenziate nelle sfide precedenti. La continuità di comportamento, di autostima delle nostre qualità, di convinzione della nostra forza, sono tutte cose per cui i risultati e gli atteggiamenti di queste gare saranno fondamentali".

Come sono andati questi giorni di lavoro a Coverciano?
"Sono stati bellissimi e ho visto cose importanti, quello che mi piace vedere da commissario tecnico. Ho visto i giocatori convinti delle proprie qualità e della propria forza, non vediamo l'ora di giocarci queste gare che ci potranno dare molto anche per il futuro".

Che Belgio si aspetta?
"Non so cosa proporranno loro, ma se noi saremo quello che ho visto stamani e quello che siamo stati nelle ultime sfide sarà difficile per chiunque giocare contro questa Italia. E mi aspetto di rivedere la squadra che abbiamo visto all'Olimpico".

Si aspettava di essere a questo punto nel percorso di crescita?
"Mi aspetto sempre di andare a prendere cose importanti, altrimenti sarei il primo ad appiattire la testa e le possibilità di questi ragazzi: sono loro che devono darci lo sbocco per diventare ancora una Nazionale fortissima".

Ha già scelto la formazione per la sfida contro il Belgio?
"Più o meno sì, l'ho già scelta. Poi è chiaro che il dubbio te lo porti fino all'ultimo con due gare ravvicinate. Non è neanche un dubbio, è una cosa che è normale fare e col passare delle ore si rimette a posto".

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