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Vanoli cambia l'attacco? Ecco su cosa sta riflettendo...Intanto Cairo brinda al Filadelfia

Venerdì sera al Castellani la sfida di campionato contro l'Empoli

Vanoli cambia l'attacco? Ecco su cosa sta riflettendo...Intanto Cairo brinda al Filadelfia

Paolo Vanoli al Filadelfia (foto LaPresse)

Rivoluzione o rivoluzione no? Paolo Vanoli, nella pancia dello stadio Filadelfia, sfoglia la margherita e riflette se cambiare le carte in tavola per sbloccare un attacco che dall’uscita di Duvan Zapata sta a dir poco stentando: l’unico giocatore del reparto avanzato a segnare nelle ultime partite è stato il giovane svedese Njiè, contro il Como a fine ottobre. Da allora neanche più l’ombra di un gol da parte di Sanabria, Adams e gli altri. Nel tabellino dei marcatori ci è finito solo il difensore Masina. Stava per finirci, invece, sabato scorso a Marassi, l’ex Parma Karamoh ma proprio per colpa di un tocco di mano dell’ex centrale difensivo dell’Udinese la sua rete è stata annullata.

Comunque sia, il 26enne attaccante francese ha dimostrato di avere voglia, di scalptiare e soprattutto di voler scalare le gerarchie, magari ritagliandosi un’occasione per provare a giocarsela dal primo minuto. Vanoli, dicevamo, riflette e tiene tutti sulla corda là davanti nel cuore dello stadio Filadelfia. Deciderà solo all’ultimo chi schierare o meno in attacco dal primo minuto, anche se la coppia Adams-Sanabria resta comunque in pole position nonostante le parole di Vanoli stesso al termine della sfida di Marassi di sabato scorso: «Dobbiamo migliorare trovando altre soluzioni offensive con le punte - aveva dichiarato il tecnico riferendosi allo scozzese e al paraguyano -, manca ancora l’alchimia tra le punte». Sia Sanabria che Ché Adams hanno bisogno di una scossa: il paraguaiano è a secco dal 20 ottobre, lo scozzese addirittura dal 29 settembre.

Cairo, Zapata e Sanabria al brindisi di Natale di martedì scorso al Filadelfia (foto LaPresse)

Intanto, in casa granata, c’è poco da festeggiare ma martedì sera al Filadelfia è andata in scena la consueta cena degli auguri, alla presenza del presidente Cairo, alla sua ultima cena natalizia? Nessun commento in questo senso da parte del numero 1 granata. In compenso è arrivato il solito discorso del brindisi: «Credete sempre in voi stessi - ha detto Cairo -, nel calcio come nella vita nulla è impossibile».

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