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VOLLEY EUROPEO

Il Chieri '76 in Turchia per la semifinale di CEV Challenge Cup, Bregoli: "Il record di vittorie? Mi interessa solo andare in finale..."

Le biancoblù sono imbattute sul fronte continentale, con 33 vittorie di fila

Il Chieri '76 in Turchia per l'andata della semifinale di CEV Challenge Cup, coach Bregoli: «Servizio, determinazione in attacco e cambi saranno fondamentali »

Coach Giulio Cesare Bregoli parla alle sue ragazze

La Reale Mutua Fenera Chieri ’76 è a Istanbul dove mercoledì 5 febbraio alle ore 17,30 italiane affronterà, al Burhan Felek Voleybol Salonu, il Galatasaray Daikin nella gara di andata della semifinale di CEV Challenge Cup. Le ragazze guidate da Giulio Cesare Bregoli, che in campionato sono reduci dalla vittoria per 3-0 su Bergamo, che ha consentito loro di rafforzare il quinto posto in classifica, vogliono continuare la loro cavalcata in Europa, dove nelle ultime due stagioni si sono aggiudicate la Challenge e la CEV Volleyball Cup.

Buongiorno coach Bregoli, la prestazione contro Bergamo l’ha soddisfatta?

«Il modo in cui abbiamo approcciato la partita e la solidità con la quale siamo stati in campo nei tre set sono stati i due aspetti che mi sono piaciuti di più. Abbiamo disputato una buona gara in battuta, dove avevamo delle consegne chiare, che sono state eseguite molto bene dalla squadra. A muro abbiamo toccato molto e in difesa non siamo andati male. C’è ancora qualcosa da migliorare, ma certamente quel successo ci aiuta ad affrontare con serenità questa nuova sfida».

Ritiene che questa trasferta a Istanbul sia una delle più complicate dei tre anni d’impegni sul fronte continentale?

«L’ambiente non penso che sarà un problema, troveremo un pubblico caldo, ma corretto. Per quanto riguarda la squadra, il Galatasaray è sicuramente molto pericoloso, con atlete esperte e di valore. Non so se sia più forte delle francesi del Le Cannet o del Levallois Paris o delle polacche del Police, che abbiamo incontrato l’anno scorso».

Le collinari festeggiano la vittoria su Bergamo

Quali sono le sue qualità principali?

«Gioca con palla rapida, per merito di Bongaerts, che è la palleggiatrice della Nazionale olandese. Batte bene, con variazioni al servizio, e può mettere in difficoltà le avversarie se le costringe a giocare con palla staccata dalla rete».

E le individualità più insidiose?

«Ne hanno varie, come la banda serba Lazovic, l’opposta turca, di origine romena, Carutasu, il posto 4 della Nazionale turca Aydin e la stessa Bongaerts. Sono, insomma, un team di alto livello».

Dal vostro punto di vista, quali saranno le chiavi per vincere il match?

«Se riusciremo a tenere una buona intensità in battuta, come abbiamo fatto a Bergamo, ci semplificheremo le cose a muro, dove siamo fastidiosi. La nostra determinazione potrà fare la differenza in attacco e anche l’apporto dei cambi sarà fondamentale».

Quando scenderete in campo sentirete la responsabilità di essere imbattuti in Europa, con 33 successi consecutivi?

«L’importante sarà andare, ancora una volta, in finale, allungare il nostro record m’interessa relativamente».

Si aspetta una partita lunga?

«Sarà un incontro difficile e combattuto, se sarà lungo lo decideranno le prestazioni delle due contendenti».

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