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CANOTTAGGIO

Alla 42ª D'Inverno sul Po 3.800 atleti provenienti dall'Italia e dall'estero

Confermate le partnership con la Fondazione Martoglio e la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro

Alla 42ª D'Inverno sul Po 3.800 atleti provenienti dall'Italia e dall'estero

Un equipaggio in azione alla D'Inverno sul Po 2024 (foto Alessandro Carbonara)

La D'Inverno sul Po si conferma un grande evento internazionale. Saranno 3.800 gli atleti che parteciperanno da venerdì 7 a domenica 9 febbraio alla 42ª edizione della Gran Fondo di canottaggio organizzata dalla Società Canottieri Esperia. Rappresenteranno 143 società di tutta Italia e saliranno anche su ben 89 imbarcazioni provenienti da Francia, Germania, Gran Bretagna, Israele, Olanda, Portogallo, Spagna, Svizzera e Uganda.

Venerdì 7 il Trofeo Mario e Ofelia Martoglio darà spazio alle regate Special Olympics e Pararowing FISDIR, riservate a ragazzi e ragazze affetti da disabilità fisiche e intellettive, e vedrà al via 230 canottieri di tutta la Penisola. L’iniziativa è ideata per celebrare il sodalizio fra l'Esperia e la Fondazione Martoglio a sostegno del progetto “Pararowing Esperia”, lanciato nel 2019.

La presidente dell'Esperia Donatella Sarno durante una premiazione (foto Alessandro Carbonara)

Domenica saranno assegnati, come ormai tradizione, il “Trofeo Carlo Pacciani”, all’equipaggio vincitore della gara dell’otto Under 19 femminile, e il “Trofeo Gian Antonio Romanini”, al primo classificato fra gli otto senior maschile.

Charity partner della D’Inverno sul Po è ancora una volta la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, all’insegna del tema della salute e dell’inclusione sociale, come il continuo supporto alle attività di cura e ricerca dell’Istituto di Candiolo - IRCCS.

«Anche quest’anno – spiega Donatella Sarno, presidente della Canottieri Esperia e del comitato organizzatore, - abbiamo raggiunto numeri molto considerevoli, sfiorando il record di 4.000 atleti delle ultime due edizioni, e per numero e qualità degli equipaggi sia italiani sia esteri non posso che essere soddisfatta. È un bel segnale non solo per tutto il movimento remiero italiano e torinese, ma più in generale per la città, che attraverso i grandi eventi sportivi sta dando un’immagine molto positiva del territorio».

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