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sci
13 Febbraio 2025 - 16:54
Tutta la gioia di Federica Brignone (foto LaPresse)
Ventotto anni fa, sulle nevi poi olimpiche di Sestriere, era stata Deborah Compagnoni, l’ultima ma anche l’unica. Adesso però c’è Federica Brignone, come lei nuova campionessa del mondo in gigante. E la prossima settimana sulle nevi del Colle sarà festa grande per lei e per le altre azzurre, visto che tornerà la Coppa del Mondo di sci. Un dominio assoluto, quello della 34enne carabiniera di La Salle, sulla pista di Saalbach, come dimostrano i due migliori tempi in entrambe le manche e non era scontato. Soprattutto quando Alice Robinson è scesa subito prima di lei e ha stampato un grande tempo. La Federica di qualche anno fa forse si sarebbe smarrita dentro ai suoi fantasmi. Quella di oggi, ma da tempo, è una macchina da guerra e lo ha dimostrato sul campo. Novanta centesimi di margine sulla neozelandese, che ha fatto una super gara, ma addirittura 2”62 sul bronzo della statunitense Moltzan. E visto che gli assenti hanno sempre torto, anche con Shiffrin in pista avrebbe vinto lo stesso. Dopo l’argento di due anni fa a Courchevel e quello olimpico dell’anno prima, un cerchio che si chiude.
Lo sa lei per prima: «Forse la medaglia più bella in carriera, l’ho sognata per tutta la carriera. Ancora fatico a realizzare cosa ho fatto. Vero che prima della seconda manche avevo un bel vantaggio ma sono rimasta calma e focalizzata sull’obiettivo. Ho avuto un buon feeling con la neve e con la pista, cosa mai scontata. In stagione prima di qualche gara ho avuto pensieri, stavolta già nella prima manche ero focalizzata sull’obiettivo e ho pensato solo a sciare». L’altra faccia della medaglia è il resto della squadra italiana: Lara Della Mea, lontanissima dopo la prima manche, non è partita nella seconda. Marta Bassino e Sofia Goggia sono finite fuori, anche se per motivi diversi. La cuneese è in rottura prolungata, la bergamasca per la voglia di strafare continua a sbagliare. Così l’altra italiana al traguardo è stata la valsusina Lara Colturi, settima per l’Albania. E domani venerdì 14 febbraio tocca agli uomini.
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