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TENNIS

Il "ruggito" di Berrettini spazza via Djokovic in 2 set. E anche la Wada zittisce il serbo

Il tennista romano surclassa l'ex numero 1 che il giorno prima sul caso Sinner aveva parlato di "favoritismi"

Il "ruggito" di Berrettini spazza via Djokovic in 2 set. E anche la Wada zittisce il serbo

Da sinistra Berrettini e Djokovic

La vendetta è un piatto che va servito freddo? Non la pensa così Matteo Berrettini. Il 27enne tennista romano, infatti, ha deciso di rispondere alle dichiarazioni di Novak Djokovic del giorno prima a proposito del suo neo fisioterapista, in precedenza quello di Sinner al centro del caso clostebol, in campo, come solo lui sa fare. Il serbo, dunque, esce per mano del romano al primo turno del torneo Atp 500 emiratino che lo avrebbe dovuto rilanciare dopo il forfait in semifinale per infortunio agli Australian Open contro Alexander Zverev.

In mattinata Djokovic aveva anche ricevuto la risposta, indiretta e piccata, della Wada alle sue critiche per i tre mesi di patteggiamento di Jannik Sinner per la positività al Clostebal. Il caso del numero uno al mondo è «a milioni di chilometri da uno di doping», ha detto l’agenzia mondiale anti-doping attraverso un proprio alto funzionario. E soprattutto: «Nessun favoritismo». La sconfitta più pesante per il tennista più vincente della storia di questo sport è però sicuramente quella sul campo.

A Dubai il serbo arrivava dopo l’infortunio alla coscia rimediato a Melbourne; ma lui stesso aveva detto di sentirsi al top e di avere nelle gambe già 10 giorni di allenamento. Contro uno strepitoso Matteo Berrettini, Djokovic è durato poco più di un’ora e mezza. Dopo aver perso il primo set per 7-6, il secondo si è chiuso con un netto 6-2 per l’italiano che così va ora agli ottavi dove sfiderà l’olandese Tallon Griekspoor. Al secondo turno del torneo si è qualificato anche Luca Nardi (numero 85 del mondo) che ha superato il cinese Zhang Zhizhen (n.49) con il punteggio di 6-4, 6-3: agli ottavi il 21enne di Pesaro affronterà Carlos Alcaraz, testa di serie n.1.

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