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sci - coppa del mondo
21 Febbraio 2025 - 14:59
Federica Brignone (foto LaPresse)
Più forte di tutto, anche della febbre che ha provato a rovinarle la festa. Ma in questo momento Federica Brignone scia sulle nuvole e nulla può provare a fermarla. Si spiega così il primo trionfo della 34enne valdostana sulle nevi del Sestriere nel gigante che recuperava quello saltato ad inizio stagione a Mont Tremblant. Davanti ad un pubblico foltissimo, anche se il pienone è atteso ancora di più sabato e domenica, la Tigre azzurra ha dimostrato che la stanchezza e l’influenza in questo momento della stagione sono nemici facili da battere e abbattere. Gara perfetta, la sua, soprattutto nella seconda manche.
Federica Brignone insieme ad Alberto Tomba
Dopo aver chiuso la prima a 19 centesimi di Alice Robinson, ha divorato la "Kandahar Giovanni Alberto Agnelli" (presentata in condizioni perfette) con una seconda prova tutta all’attacco. E la pressione messa sulle spalle della giovane neozelandese ha fatto effetto. Robinson è stata l’unica ad avvicinarsi, con un distacco finale di 40 centesimi mentre per trovare la terza, la norvegese Thea Louise Stjernesund, bisogna scendere a 1”57. Solo Zrinka Ljutic, quarta, e Sarah Hector quinta sono state in grado di restare sotto i 2 secondi di gap mentre le altre sono staccatissime. Bene Lara Colturi, settima in rimonta. Discreta Sofia Goggia tredicesima mentre Marta Bassino non è andata oltre il diciottesimo posto. Peggio invece per le altre due regine: Mikaela Shiffrin, solo venticinquesima a quasi 5 secondi, e ancora di più la Lara Gut-Behrami, uscita nella prima manche quando era comunque già dietro. Così Federica aumenta a 170 punti il margine in classifica generale sulla ticinese. E dire che ha rischiato di non esserci, o almeno non in queste condizioni, lo dice con onestà: «Ho fatto di tutto per riposare e recuperare al 100% le forze, perché nella vita non mi era mai capitato di stare sei giorni ferma a casa senza fare nulla. Ringrazio chi mi è stato vicino in questi giorni. Ero consapevole di sciare bene e sapevo che concentrando le energie sulle due manche avrei potuto farcela. Sono contentissima, praticamente non ho fatto riscaldamento e prima della prima manche mi sembrava di non avere energie». Motivo in più per fare festa: la nazionale italiana è scesa in pista a sostegno della ricerca contro il cancro.
Le azzurre hanno autografato un Toh, la statuetta che si ispira ai "toret" torinesi e che è “testimonial” della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. Sarà messo all’asta e il ricavato andrà a sostenere l’Istituto di Candiolo – IRCCS. Così Federica è salita a 33 vittorie e 78 podi in Coppa. Mettendo insieme i due ori Mondiali, significa avvicinarsi a quota 50, quella di Alberto Tomba che era nel parterre ad applaudirla. E oggi si replica, dalle 11 e dalle 14. Alle 10 invece ci sarà la discesa maschile di Crans Montana, con Mattia Casse e Matteo Franzoso.
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