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21 Marzo 2025 - 22:30
In foto Conor McGregor
Con uno scatto sui social in cui tiene in braccio uno dei suoi figli e un messaggio dai toni combattivi, Conor McGregor ha annunciato l’intenzione di candidarsi alla presidenza dell’Irlanda. L’ex campione di arti marziali miste punta dritto alle elezioni previste entro l’11 novembre 2025 e lancia la sua sfida al governo e al nuovo patto europeo su migrazione e asilo, che definisce senza mezzi termini “inaccettabile”.
“Chi altro si opporrà al governo e a questa legge? Io lo farò”, ha scritto McGregor, pronto a cavalcare un fronte politico che in Irlanda ha già acceso il dibattito. Non si limita alla critica, ma rilancia anche l’idea di un referendum popolare, dichiarando che “non spetta ai governi decidere, ma al popolo. Questa è democrazia ed è il futuro del Paese con me come presidente”.è st
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Dal punto di vista legale, nulla gli impedisce di correre: a 36 anni ha superato l’età minima richiesta (35) e per entrare ufficialmente nella corsa gli basterà ottenere l’appoggio di 20 membri del Parlamento irlandese o di 4 consigli locali.
Negli ultimi mesi McGregor ha mostrato un crescente interesse per la politica, anche internazionale. Il 17 marzo scorso, in occasione della festa di San Patrizio, è stato ospite di Donald Trump negli Stati Uniti, affiancandosi all’ex presidente americano in una mossa che richiama quanto fatto in passato da Dana White, presidente della UFC e sostenitore di lunga data del tycoon repubblicano.
Ma la sua corsa potrebbe non essere così lineare. A pesare sul suo profilo pubblico c’è la condanna civile del novembre 2024, quando McGregor è stato costretto a risarcire 248mila euro a una donna che lo aveva accusato di stupro. La procura aveva scelto di non procedere sul piano penale per mancanza di “ragionevoli prospettive di condanna”, ma la vittima ha poi intrapreso un’azione civile, raccontando di essere stata brutalmente aggredita e costretta a un rapporto.
McGregor ha sempre negato ogni addebito, parlando di un rapporto consensuale. Tuttavia, il caso continua a gettare un’ombra pesante sul suo nome, specialmente ora che ha deciso di esporsi come figura pubblica e politica.
Se riuscirà davvero a entrare in lizza per la presidenza, sarà una sfida ben diversa da quelle affrontate nell’ottagono: più lunga, più insidiosa, e combattuta sotto i riflettori della stampa e dell’opinione pubblica.
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