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PIANETA bianconero

Juve, SOS attaccanti: Giuntoli pronto a correre ai ripari

Vlahovic e Kolo Muani non incidono, l'ex ds del Napoli pensa a soluzioni per il prossimo anno

Juve, SOS attaccanti: Giuntoli pronto a correre ai ripari

Igor Tudor e Dusan Vlahovic (foto LaPresse)

La Juventus di Igor Tudor continua a crescere ma da quando il croato è sbarcato sotto la Mole un dato resta lampante: l’assenza nel tabellino finale degli attaccanti a segno. Né Vlahovic né Kolo Muani, infatti, sono riusciti ancora a trovare la strada del gol da tre partite a questa parte. Il serbo ci ha provato in tutti i modi a fare centro, sbattendo contro il muro della difesa del Lecce; in compenso ha giocato una partita di sacrificio, fornendo due assist al bacio prima in occasione del gol di Koopmeiners - dopo soli 33 secondi di gioco - e poi servendo un’altra caramella solo più da scartare per Kenan Yildiz, autore del raddoppio bianconero nella sfida di sabato sera allo Stadium contro i salentini.

La cura Tudor comincia a funzionare? Un po’ ma non abbastanza per competere ad alti livelli. Proprio per questo motivo Giuntoli e i suoi collaboratori continuano a guardarsi attorno. Kolo Muani non segna dal 7 febbraio scorso, Vlahovic dalla fine dello stesso mese. Per essere competitivi ad ogni livello e in tutte le competizioni, dicevamo, non basta. Servono attaccanti capaci di andare in doppia cifra e magari qualcosa di più. Vlahovic era stato chiamato per sostituire - con qualche mese di ritardo - un certo Cristiano Ronaldo, ma una volta sbarcato sul pianeta Juventus dalla Fiorentina, l’attaccante serbo, di fatto, non ha mai convinto appieno sia gli allenatori bianconeri sia i tifosi e l’ambiente in generale. Dare tutto non basta, perché i 12 milioni di euro guadagnati da Vlahovic in un anno pesano eccome sui bilanci della Vecchia Signora e se si fatica a raggiungere l’obiettivo...

Per quello, dicevamo, Giuntoli e i suoi collaboratori continuano a guardarsi attorno e a pensare al futuro. In testa ai pensieri dell’ex direttore sportivo del Napoli c’è Victor Osimhen ma la situazione dell’ex attaccante dei partenopei è particolarmente intricata con ancora di mezzo la società presieduta da Aurelio De Laurentiis. Meglio guardare altrove, meglio concentrarsi - e magari questa volta giocare d’anticipo - su Mateo Retegui: l’attaccante italo-argentino dell’Atalanta è esploso alla corte di Gasperini (23 gol all’attivo per l’ex Genoa), con tanto di gol e assist decisivi domenica scorsa contro il Bologna: «Ha fatto la sua miglior partita», ha detto Gasp nonostante le polemiche sull’ennesima sostituzione. Il 25enne (a fine aprile compirà 26 anni) è arrivato alla corte della Dea la scorsa estate per 22 milioni di euro più bonus, noccioline se si considera che ora vale più del doppio. L’Atalanta, a gennaio, ha rifiutato 70 milioni dalla Saudi League, ma in estate potrebbe farlo partire per una cifra attorno ai 55/60 milioni di euro. L’affare Koopmeiners insegna, questa volta non c’è tempo da perdere.

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