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calcio - campionato
19 Maggio 2025 - 20:01
Simone Inzaghi e Antonio Conte (foto LaPresse)
Uno scudetto di venerdì. Dopo un Consiglio della Lega Serie A in cui non sono mancate le tensioni, la decisione è stata che il verdetto finale sul campionato 2024/25 si scoprirà venerdì prossimo in notturna, con il Napoli impegnato in casa contro il Cagliari e l’Inter che sarà ospite del Como. Un incrocio in contemporanea che decreterà il nuovo campione d’Italia, a meno che la situazione non torni tutta in parità (in caso di ko dei partenopei e pareggio dei nerazzurri): in quel caso, a decidere tutto sarà lo spareggio scudetto, che si disputerà lunedì 26 maggio allo stadio Olimpico di Roma. Ipotesi tutto sommato residuale, ma impossibile da escludere a priori, motivo per cui tra l’altro l’Inter spingeva per un anticipo addirittura al giovedì, tesi che tuttavia non ha trovato una base d’appoggio nel Consiglio di Lega di oggi, con il Napoli che al contrario spingeva per evitare quella data. L’obiettivo era quello di far giocare le due partite il più possibile vicino al weekend. Detto quindi delle due sfide di venerdì, per il resto la trentottesima e ultima giornata di campionato si disputerà tra sabato e domenica. Prima si giocheranno le uniche due gare tra squadre senza obiettivi, ovverosia Bologna-Genoa (alle 18, con gli emiliani già sicuri dell’Europa League grazie alla vittoria della Coppa Italia e i liguri salvi) e Milan-Monza (alle 20.45, i rossoneri fuori da tutto e i brianzoli già retrocessi).
Curiosamente in panchina non siederanno ben cinque allenatori. Il giudice sportivo ha inflitto un turno di stop ad Antonio Conte (Napoli) con ammenda di 5 mila euro per avere "al 45° del secondo tempo, assunto un atteggiamento provocatorio nei confronti dell'allenatore e dei componenti della panchina della squadra avversaria"; un turno di stop anche a Marco Baroni (Lazio) e Simone Inzaghi (Inter) sempre con ammenda di 5mila euro. Il primo "per avere, al 43° del secondo tempo, uscendo dall'area tecnica, contestato platealmente una decisione arbitrale, provocando un diverbio con l'allenatore della squadra avversaria; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale"; il secondo "per avere, al 43° del secondo tempo, uscendo dall'area tecnica, contestato platealmente una decisione arbitrale, provocando un diverbio con l'allenatore della squadra avversaria; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale". Un turno di stop ancora per Sergio Conceiçao (Milan) con 5mila euro di multa "per avere, al 47° del secondo tempo, contestato platealmente una decisione arbitrale, reiterando tale atteggiamento all'atto del provvedimento di espulsione". E un turno anche a Cristian Chivu (Parma) "per avere, al 45° del secondo tempo, reagendo all’atteggiamento dell’allenatore della squadra avversaria, fronteggiato il medesimo gridando senza nessun contatto fisico". Tra gli squalificati per una giornata anche Sergio Marcon (staff Udinese) "per avere, al termine del primo tempo, alzandosi dalla panchina aggiuntiva, contestato con veemenza l'operato arbitrale; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale".
Infine, domenica sera nuovamente con larga contemporaneità si decideranno gli ultimi posti per le coppe europee e la lotta salvezza, con sei gare tutte alle 20.45: Atalanta-Parma, Empoli-Verona, Lazio-Lecce, Torino-Roma, Udinese-Fiorentina e Venezia-Juventus.
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