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Sinner a Torino tra selfie, sponsor e solidarietà: le parole del numero 1 che accendono le Nitto Atp Finals

Dal J Medical all'Istituto per la Ricerca di Candiolo. Le parole a medici e ricercatori: "Io gioco solo a tennis, voi fate un lavoro straordinario"

Sinner a Torino tra selfie, sponsor e solidarietà: le parole del numero 1 che accendono le Nitto Atp Finals

Sinner a sinistra davanti al Principi di Piemonte, a destra a Candiolo

Per lui due giorni di stop - quelli che aveva annunciato dopo la vittoria del Masters 1000 di Parigi - non significano giocare alla Playstation ma staccare con il tennis e dedicarsi agli impegni della sua fitta agenda. Specie quando Jannik Sinner arriva a Torino per le Nitto Atp Finals, il numero 1 diventa richiestissimo, specie dagli sponsor, torinesissimi. Giusto il tempo di passare da casa a Montecarlo, caricare le sue cose in auto, fare le valigie e rimettersi in marcia con la sua Audi RS6 LE ABT alla volta della città della Mole dove è arrivato nella tarda serata di lunedì 3 novembre. L’attuale numero 1 al mondo - lo rimarrà fino a domenica prossima giorno dell’inizio delle Finals - è arrivato nel capoluogo piemontese, dove soggiorna come ogni anno all’Hotel Principi di Piemonte, attorno alle 23: qui ad accoglierlo parte del suo staff tecnico e gli uomini che si occupano della sua sicurezza personale. Ieri, invece, sveglia presto e via già attorno alle 8, alla volta del J Medical per sostenere controlli medici e visite programmate da tempo.

Una volta rientrato in hotel, nel cuore del centro di Torino, ad accoglierlo fuori dall’albergo a cinque stelle un centinaio di tifosi per quello che è stato a tutti gli effetti il primo abbraccio di Torino - nei prossimi giorni verrà insignito della cittadinanza onoraria - al numero 1 del tennis mondiale, il primo a sbarcare sotto la Mole per il torneo dei MaestriSelfie e autografi dicevamo per Jannik Sinner che come sempre si è dimostrato disponibile nei confronti di fan e tifosi che una volta appresa la notizia del suo arrivo in città non hanno perso tempo presentandosi davanti al Principi di Piemonte per far sentire al campione tutto l’affetto e il calore che merita. Intanto Jannik Sinner ha voluto ringraziare tutti i fan attraverso i social della Federtennis: «Ciao a tutti, sono appena arrivato a Torino - ha detto il numero 1 - non vedevo l’ora. Adesso piano, piano ci rimettiamo sotto con il lavoro e ci vediamo molto presto in campo». A partire da oggi, quando Jannik, tra un impegno con gli sponsor e un altro, comincerà gli allenamenti sul centrale dell’Inalpi Arena (ore 14:30) contro Vives. A tal proposito, ieri, hanno testato i campi del Circolo Stampa Sporting i due statunitensi qualificati per il torneo dei Maestri ovvero Ben Shelton e Taylor Fritz. Lunedì, invece, aveva già preso confidenza con i campi di allenamento il torinese Andrea Vavassori, qualificato con Simone Bolelli per il torneo di doppio mentre nelle prossime sono attesi - dovrebbero già allenarsi oggi - Carlos Alcaraz e Sasha Zverev.

Tornando a Sinner, intervistato da Sky, l’attuale numero ha parlato della Davis Cup. La sua mancata partecipazione ha scatenato le polemiche: «Sono orgoglioso di essere italiano, sono molto felice di essere nato in Italia e non in Austria, o da un’altra parte, perché secondo me questo Paese merita molto di più, anche di quello che sto facendo io. Alcuni dicono che l’Alto Adige è diverso, la Sicilia è totalmente diversa, però è anche la nostra fortuna, la forza è nelle differenze». «La cosa che a me personalmente non piace - ha continuato - è che abbiamo una squadra incredibile anche senza di me e non ne parla nessuno. Noi dobbiamo rinunciare al numero 26 al mondo, che in questo momento è Darderi, possiamo permettere di non convocare il 26 al mondo in Coppa Davis perché c’è Cobolli, c’è Musetti, ce ne sono tantissimi altri: abbiamo una squadra di doppio incredibile! Possiamo vincere anche così, abbiamo lo stesso Berrettini, e quindi la possibilità di vincere la Davis è alta».

Per il terzo anno consecutivo Jannik Sinner è tornato all’Istituto di Candiolo - IRCCS, confermando il suo legame con la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e con Intesa Sanpaolo, promotori della campagna “Un Ace per la Ricerca”, che si rinnova in occasione delle Nitto ATP Finals 2025. Il numero 1 del tennis mondiale, accolto da Allegra Agnelli, presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, ha preso parte al lancio della nuova edizione della campagna, incontrando medici, ricercatori, pazienti e volontari. In anteprima Jannik Sinner ha potuto visitare la nuova sala Angiografica dell’Istituto, tassello importante in vista della realizzazione della nuova Biobanca dell’Istituto di Candiolo - IRCCS. Durante l’incontro Allegra Agnelli insieme ad Anna Sapino, direttore scientifico dell’Istituto di Candiolo - IRCCS, e Gianmarco Sala, direttore generale della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, ha presentato al 24enne il Celloscopio, oggetto della destinazione dei fondi della campagna 2025, un innovativo macchinario destinato alla ricerca oncologica.

Uno dei momenti più significativi della giornata ha visto il campione protagonista di un incontro insieme a Matilde e Paolo, due giovani pazienti in cura, e a un gruppo di medici e ricercatori. Per Allegra Agnelli: «Siamo davvero felici di accogliere ancora una volta a Candiolo un campione straordinario, dai valori umani speciali, come Jannik Sinner. La sua presenza è un segno di continuità, un legame autentico con la nostra Fondazione e con tutti coloro che ogni giorno si impegnano: medici, ricercatori, pazienti e donatori. Grazie a Jannik, a Intesa Sanpaolo e ai tanti sostenitori che credono in noi, possiamo realizzare progetti concreti». Nelle precedenti edizioni, grazie a «Un Ace per la Ricerca» sono stati raccolti oltre 320mila euro. «È incredibile», ha detto Sinner osservando le nuove attrezzature. Poi rivolgendosi a medici e ricercatori: «Io gioco solo a tennis voi fate un lavoro straordinario».

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