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L’Italia al timone del SailGP, la Formula 1 della vela

Con un investimento da 45 milioni di euro l’Italia punta a diventare leader nel circuito più spettacolare del mondo velico

L’Italia al timone del SailGP, la Formula 1 della vela

L’Italia torna protagonista nel mondo della vela con l’acquisizione di SailGP Italia da parte di Muse Sport Consortium, un progetto ambizioso che unisce sport, tecnologia, sostenibilità e Made in ItalyMuse Sport Consortium non è solo un consorzio, ma un’idea che vuole rivoluzionare la vela. A guidarlo ci sono Assia Grazioli Venier, imprenditrice e investitrice, Gian Luca Passi de Preposulo, esperto di lusso e design, e Jimmy Spithill, leggenda della vela mondiale.

"La vela è nel nostro DNA," afferma Grazioli Venier, sottolineando il legame storico dell’Italia con il mare. Con 8,6 milioni di appassionati e una conversione del 79%, SailGP ha già conquistato il pubblico italiano. A differenza dell’America’s Cup, SailGP è un campionato con dodici nazioni, barche identiche e regate ad alta velocità. Conta numeri impressionanti:

  • 1,8 miliardi di visualizzazioni globali nel 2024

  • 133 milioni di fan

  • 6,5 milioni di euro di impatto economico medio a tappa

Nel 2022, Taranto ha ospitato una tappa SailGP senza una barca italiana, ma ha comunque registrato 25.000 spettatori e oltre 6 milioni di euro di ricadute economicheOra, con Red Bull Italy SailGP, l’Italia punta a diventare leader nel circuito. Al timone ci sarà Jimmy Spithill, affiancato da Ruggero Tita, oro olimpico. "Vogliamo creare un ecosistema che unisca sport, design, turismo, media, tecnologia e sostenibilità," spiega Passi de Preposulo. L’investimento iniziale di 45 milioni di dollari dimostra la volontà di trasformare SailGP Italia in un brand globale, con sponsor di alto livello come Rolex, Oracle e Range RoverLe città candidate per ospitare la tappa italiana nel 2026 sono Venezia, Napoli, Palermo e Roma. Un evento che non sarà solo una regata, ma una piattaforma strategica con impatti economici e culturali.

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