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MONDIALE PER CLUB

La Juve bis vale poco, il City passeggia: a Orlando finisce 5-2

Tudor cambia molto, per necessità e per scelta, ma non ottiene che risposte che cercava adesso il cammino nel torneo americano si complica

Juventus-Manchester City  2-5

Juventus travolta dal Manchester City (foto Lapresse)

Esattamente come sei mesi e mezzo fa allo Stadium, persino lo stesso francese Turpin a dirigere la gara. Solo che allora era Champions League e aveva un peso specifico altissimo, ora è il Mondiale per Club e vale relativamente. Bisogna pensarla così, fotografarlo così questo 5-2 a Orlando per chiudere la prima fase del torneo.

Sia Tudor che Guardiola cambiamo molto, per scelta e necessità. Tengono fuori quasi tutti i diffidati, che così non rischiano di saltare gli ottavi, ma il City bis vale molto più della seconda Juve. C'è spazio per Kostic, alla fine non se ne accorgerà nessuno. C'è anche per Vlahovic in coppia con Nico Gonzalez e si vede a sprazzi solo il serbo, a segno nel finale. Assenti giustificati, perché li ha tenuti espressamente fuori da tutti i giochi Tudor, Mbangula e Weah che sono prossimi a partire in direzione Nottingham, sponda Forest, per una cifra di poco inferiore ai 25 milioni di euro. E torna finalmente Gleison Bremer, quasi 300 giorni dopo la rottura del crociato.

Fa calcoli pure Pep, eppure la sua squadra non patisce. In campo va il City delle belle occasioni, non la fotocopia sbiadita vista per tutta la passata stagione. Tanto possesso palla, tanto pazienza per far girare a vuoto il pressing bianconero, tanta qualità. Quella che assicura Reijnders, lo stesso altissimo rendimento che aveva al Milan e tornerà prezioso con la sua nuova squadra.
Il vantaggio è un gentile omaggio di Alberto Costa che sbaglia la chiusura e Doku ringrazia in diagonale. Il raddoppio è un regalo di Kalulu che non sa spazzare e batte Di Gregorio, ma in mezzo c'è un unico lampo. Dopo una ciabattata di Vlahovic, è Koopmeiners a raccogliere il rinvio fiacco di Ederson per batterlo in uscita.

Fatica tanto però la Juve e non è colpa del diluvio che verso la fine del primo tempo si abbatte sulla Florida. Entra Haaland e fa tris in modo casuale, ma al termine di un'azione perfetta prima che Tudor butti dentro Yildiz, Thuram e Cambiaso. Foden dopo un aggancio al bacio del norvegese fa poker, Savinho inventa un missile non con il suo piede buono e calano i titoli di coda. La Juve tornerà in campo martedì 1 luglio alle 21 al Mercedes-Benz Stadium di Atlanta. Gli undici di partenza non saranno questi, ma Comolli e compagnia avranno tanto da lavorare per rifondare.

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