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Serie C
09 Luglio 2025 - 17:10
Il sogno della Serie C si tinge di un'amara realtà per l'AC Bra: nella prossima stagione, in attesa del corposo restyling dello stadio cittadino "Attilio Bravi" per adeguarlo ai requisiti della Lega Pro, la formazione giallorossa sarà costretta a disputare le gare "casalinghe" lontano dalle mura amiche. La destinazione? Il "Giuseppe Sivori" di Sestri Levante, in Liguria.
La notizia, che circolava già da tempo, è stata ufficializzata dal sindaco del comune genovese, Francesco Solinas, che ha confermato l'accoglimento della richiesta da parte dell'AC Bra per l'utilizzo dell'impianto corsaro per il campionato di Lega Pro 2025-2026. "Il Comune di Sestri Levante e l’US Sestri Levante gestore dell’impianto hanno accolto l’istanza", ha dichiarato Solinas, sottolineando come una riunione in Prefettura abbia riscontrato "l'assenza di significativi elementi di rischio" per l'ordine pubblico.
L'accordo prevede che l'utilizzo del Sivori da parte del Bra sia subordinato al pagamento dei servizi al Sestri Levante e al Comune. Le eventuali entrate per la parte comunale saranno destinate a interventi di riqualificazione dei marciapiedi, del verde o degli arredi della zona circostante lo stadio. Solinas ha anche espresso l'auspicio che l'US Sestri Levante possa riconsiderare la decisione di non prendere parte al campionato di Lega Pro 2025-2026, proponendosi per un eventuale ripescaggio.
La decisione di giocare così lontano da casa ha scatenato l'indignazione della tifoseria braidese. Il gruppo organizzato "Bra Front" non ci sta e, con una lettera inviata in data odierna al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha chiesto esplicitamente la disponibilità dello Stadio Olimpico Grande Torino come sede per le gare interne.
"Gent.mo Presidente Alberto Cirio, come Lei ben sa l’Ac Bra è stata promossa in serie C e nonostante questo storico traguardo, non avendo lo stadio cittadino omologato per tale campionato, ci toccherà giocare le partite interne in altra città, fuori dalla nostra provincia e soprattutto fuori dalla Nostra Regione," si legge nella missiva.
I tifosi esprimono un profondo senso di abbandono: "Troviamo assurdo che in Piemonte non ci sia spazio per Noi, eppure la squadra rappresenta anche la Regione in un campionato professionistico." La richiesta è chiara e diretta: "Chiediamo a questo riguardo di intervenire per darci la disponibilità dello Stadio Olimpico di Torino. Pensiamo che giocare nel capoluogo di Regione sia la soluzione migliore dal punto di vista logistico e di seguito di tifosi non solo braidesi ma da tutto il Piemonte. Non ci faccia spegnere la passione che c’è in noi. Attendiamo una sua gentile risposta, grazie per l’attenzione che ci riserverà."
La situazione ricorda da vicino quella vissuta dallo stesso Sestri Levante nella passata stagione, costretto a girovagare tra Carrara e Vercelli prima di poter riabbracciare il proprio "Sivori" a lavori ultimati. Ora è il Bra a vivere l'esilio, e la "passione" dei suoi tifosi si scontra con le difficoltà logistiche e l'assenza di un impianto adatto in Piemonte. La palla passa ora alla Regione.
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