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TENNIS SLAM
09 Luglio 2025 - 19:15
Sono bastate poco più due ore a Jannik Sinner per arrivare in semifinale (foto LaPresse)
Si è assentato per una serata, coincisa con la vittoria fortunosa per il ritiro di Grigor Dimitrov. Il vero Jannik Sinner, che ha indossato una manica lunga sul braccio destro, il cui gomito si era infortunato contro il bulgaro, si è rivisto oggi nei quarti di finale di Wimbledon e sul campo 1 a farne le spese è stato lo statunitense Ben Shelton (n. 10 Atp), che si è dovuto rassegnare alla quinta sconfitta consecutiva, per 7-6, 6-4, 6-4, la sesta in totale su sette confronti diretti.
Il n. 1 del ranking ha centrato l’accesso alla seconda semifinale ai Championships e alla settima in uno Slam e venerdì 11 luglio affronterà Novak Djokovic (n. 6), che ha prevalso per 6-7, 6-2, 7-5, 6-4 su un bravissimo Flavio Cobolli (n. 24). Per il 38enne serbo sarà la quattordicesima presenza nel penultimo turno a Londra. Il 23enne romano da lunedì coronerà la sua fantastica cavalcata sull’erba più prestigiosa del mondo con l’ingresso per la prima in Top 20.
Sinner, dunque, proverà a prendersi la rivincita della semifinale del 2023. Contro Shelton ha disputato un primo set al limite della perfezione, nel corso del quale ha ceduto solo due punti su 29 con il servizio a disposizione, con 15 colpi vincenti e un errore gratuito. Al tiebreak è partito sullo 0-2 e ha piazzato un 7-0 mortifero. Nel secondo parziale il 23enne di Sesto Pusteria ha annullato due break-point nel primo game, poi non ha più rischiato e, dopo averne mancato uno nell’ottavo, è stato efficace al secondo, che si è procurato nel decimo. Nella terza frazione si è andati avanti seguendo la regola del servizio fino al 5-4 e nel decimo gioco Sinner ha rotto l’equilibrio, tagliando il traguardo al terzo match-point.
«Sono molto contento - commenta l’azzurro - della prestazione di oggi. Giocare contro di lui è così difficile. Hai delle chance e poi lui serve molto bene, come abbiamo visto nell’ultimo game. Complessivamente giochiamo fra noi sempre di più e ogni volta ci conosciamo un po’ meglio. Non vedo l’ora di avere altre battaglie del genere».
E per quanto riguarda il gomito, «è migliorato molto da ieri a oggi. Ieri la mia giornata di allenamento è stata molto corta, solo 20 minuti con i coach, ma non vedevo l’ora di disputare l’incontro». Lo attende un’altra bella lotta contro Djokovic, che si annuncia molto agguerrito.
«Wimbledon - afferma Nole - era, è, sempre sarà il torneo più speciale che abbiamo nel nostro sport. Significa tantissimo per me essere ancora capace di arrivare ai turni decisivi a 38 anni. Un’altra cosa che mi fa sentire giovane è competere con atleti più giovani di me come Flavio oggi e Sinner in semifinale».
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