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TENNIS SLAM
12 Luglio 2025 - 13:16
Jannik Sinner può diventare il primo italiano a trionfare ai Championships (foto via Twitter @Wimbledon)
Battere i record è ormai diventata la sua seconda professione e anche questa volta Jannik Sinner andrà a caccia della storia. Il n. 1 del mondo domenica 13 luglio alle ore 17 disputerà la sua prima finale a Wimbledon (in diretta in chiaro su TV8), contro lo spagnolo Carlos Alcaraz (n. 2), campione nelle ultime due edizioni, e proverà a far meglio di Matteo Berrettini, sconfitto nel 2021 in quattro set da Novak Djokovic.
Gipo Arbino, ex coach di Lorenzo Sonego e attuale del 19enne di Sarzana Filippo Romano (n. 568 del ranking in singolare e n. 211 in doppio), oltreché consulente del Circolo della Stampa Sporting, è convinto che assisteremo a un altro grande spettacolo, dopo la sfida andata in scena al Roland Garros.
«Ho visto bene entrambi i contendenti - spiega - i valori sono molto vicini e mi aspetto un’altra partita sul filo del rasoio. Sarà molto importante come servirà Sinner, se avrà un buon rendimento potrà vincere, se, invece, lascerà spazio alla risposta di Alcaraz e allo sviluppo dello scambio, rischierà di subire la maggiore varietà dei colpi dell’avversario e la sua attitudine alla superficie. Entrambi cercheranno di comandare per primi e di non lasciare il pallino del gioco all’altro e chi ci riuscirà prevarrà. Jannik spingerà, per rubare il tempo a Carlos, che si affiderà di più alle variazioni, con le smorzate e le discese a rete. Lo spagnolo è dato favorito, ma ogni tanto ha dei momenti di vuoto, in cui concede qualcosa, l’azzurro no».
Il tecnico torinese esclude che la sconfitta subita a Parigi possa aver lasciato strascichi: «Al contrario, quel risultato darà a Jannik ancora maggiore voglia di rivalsa, perché quell’incontro era vinto, anche se la terra rossa non lo agevolava. Sono certo che se sul 5-3 nel quarto set non avesse mancato i tre match-point, che poi si è trascinato dietro, ma avesse ceduto nettamente il game, sarebbe poi andato a servire sul 5-4 e avrebbe chiuso a suo favore».
Sinner a Londra ha avuto la capacità di riprendersi dalla serataccia vissuta negli ottavi contro Grigor Dimitrov, dominando Ben Shelton e Djokovic. «Il bulgaro - afferma Arbino - ha avuto il merito di essere partito bene, servendo come un treno, giocando il back basso di rovescio molto fastidioso e facendo danni con il diritto. Il tutto condito con una mobilità sul campo invidiabile. Detto ciò, non penso che, se non si fosse ritirato e il match fosse andato avanti, Sinner lo avrebbe perso, aveva tutte le chance di recuperare e imporsi al quinto set».
Nei confronti diretti il 22enne murciano conduce per 8-4 sul 23enne di Sesto Pusteria, essendosi aggiudicato gli ultimi cinque. La Volpe Rossa non esulta dalla semifinale dell’Atp 500 di Pechino d’inizio ottobre del 2023.
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