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TENNIS

Simone Tartarini a Torino: «Spero di tornarci a novembre con Lorenzo Musetti»

Assieme al suo amico Gipo Arbino, collabora al nuovo progetto benefico di I Tennis Foundation

Simone Tartarini a Torino: «Spero di tornarci a novembre con Lorenzo Musetti»

Simone Tartarini e Gipo Arbino al Circolo della Stampa Sporting

Due ottimi amici, che si conoscono da oltre trent’anni, da quando cioè si affrontavano in serie C. Poi si sono ritrovati seguendo i loro ragazzi. Simone Tartarini, che allena Lorenzo Musetti dall’età di 8 anni e l’ha portato al n. 6 Atp, è a Torino con Gipo Arbino, lo storico coach di Lorenzo Sonego, che con lui è arrivato al n. 21, per il nuovo progetto benefico di I Tennis Foundation, ed è impossibile non parlare con loro del tennis di alto livello. L’argomento sulla bocca di tutti è ovviamente la finale vinta da Jannik Sinner a Wimbledon.

«È stato bravo e anche fortunato - commenta Tartarini - l’ottavo di finale contro Dimitrov si era messo molto male e alla fine è stato un po’ un miracolato. Di lì in poi è andato come un treno. In finale Jannik è stato bravissimo a capire quando fosse il momento di alzare il livello. Si vedeva che era nettamente più padrone della situazione di Alcaraz. Lui mentalmente è un marziano. Peccato, perché se al Roland Garros avesse sfruttato uno dei tre match-point, ora sarebbe in rampa di lancio per conquistare il Grande Slam, essendo campione uscente agli US Open e con tutte le carte in regola per confermare il titolo. Il tempo è comunque dalla sua parte, come anche di Carlos, che è più giovane (di un anno e nove mesi, ndr)».

Arbino, in sede di pronostico sul nostro giornale, si era dichiarato ottimista sulle chance dell’azzurro: «Come avevo detto, sarebbe stato fondamentale servire bene, cosa che non è riuscita a Sinner nel primo set, anche se era in vantaggio per 4-2. Dal secondo parziale la battuta ha funzionato meglio e soprattutto lo ha aiutato il rendimento da fondo campo. Rischiare ha pagato». Certamente l’atleta di Sesto Pusteria giocherà le Nitto Atp Finals, ma potrebbe non essere l’unico italiano, essendo in corsa anche Musetti.

«Mi auguro fortemente - spiega Tartarini - di tornare a Torino a novembre. Lorenzo è sesto nella Race e, dunque, quello non può non essere un obiettivo. Nonostante il suo 2025 sia stato finora meraviglioso, i tre infortuni a Buenos Aires, Monte-Carlo e Parigi, lo hanno condizionato. Ora ripartirà da Washington e poi disputerà i Masters 1000 di Toronto e Cincinnati, prima degli US Open. A fine anno al massimo avrà giocato 17 tornei contro i 26 programmati».

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